AGLIANA-PIANA. Riceviamo, come lettera, questo intervento di
Alessandro Romiti circa una polemica sorta a seguito di alcune sue
dichiarazioni durante l’incontro alla Smilea con la Giunta provinciale, tenùtosi
il 6 marzo scorso.
Romiti si chiede –
dopo la presa di posizione di due dipendenti senza stipendio della Tnt – se sia
prioritario l’impegno per la salute pubblica o quello per la difesa
dell’occupazione, di cui i politici (tutti i politici: dai nazionali ai locali)
si fanno fin troppo esplicitamente carico, pur fingendo di non vedere i
gravissimi problemi che investono la salute e la sanità della popolazione.
Ecco il testo.
Gentile Q/news,
ti prego di voler
cortesemente ospitare la stizzita replica di due signori che hanno udito il mio
intervento all’incontro della Giunta Provinciale di Pistoia la sera dello scorso
6 marzo alla Villa Smilea (http://quarratanews.blogspot.it/2012/04/inceneritore-il-doppio-outing-di.html).
Questa la nota
trasmessami via e-mail e rivoltami esclusivamente:
Ritenere che la drammatica distruzione di realtà
produttive e con queste la perdita di centinaia di posti di lavoro sia un “problema
secondario” e pensare che l’impegno delle parti sociali e delle istituzioni
(comune, provincia, regioni) per cercare di risolvere queste gravi situazioni
sia solo una “perdita di tempo”, non fa altro che mettere in luce il cinismo di
questi comitati, intrisi solo di populismo e dietrologia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Meoni
Marco, Logli Angelo
(dipendenti
della soc. Tnt)
Ancora una volta si
procede nell’analisi dei problemi sul lavoro con delle “grida” intrise di
retorica e sconsiderata indignazione che, sono davvero, solo una “perdita di
tempo”. Si usa la pancia, rinunciando a usare la testa.
Lo scrivente è
intervenuto in proprio, e non come referente di qualche Comitato,
stigmatizzando alcuni aspetti che incidono pesantemente sulla critica
situazione infrastrutturale del nostro territorio. L’argomento è sotteso alla
generalità degli abitanti e cioè circa 50.000 persone.
Se crediamo di fare
dei dibattiti sulla criticità del mondo del lavoro, ci saranno necessari
momenti più appropriati e dedicati, anche in considerazione della “tecnicità”
delle vicende correlate.
È da oltre un anno
che la cronaca registra le struggenti “presenze” e più formali “proclami” di
autorevoli personaggi politici (comunali, provinciali e regionali) sulle
questioni di pubblica evidenza della crisi di lavoro di Breda (il più grave e
pesante) e, certamente della piccola ma significativa realtà della Lg-Plast di
Agliana, per citare due estremi rappresentativi.
A Pistoia si confida
che le autorità politiche possano magicamente risolvere le criticità delle
gravi carenze imprenditoriali che hanno reso la Breda ferroviaria un gigante
dai piedi d’argilla; la comunità dei dipendenti continua a protestare senza
rendersi conto che quella funzione economica che si chiama “domanda” è regolata
dal mercato secondo la legge di Jevons e non dagli indirizzi o gli imput
dialettici della politica locale, ovvero dalle intimazioni dei P(artiti) D(ominanti),
e ciò soprattutto quando l’azienda copre una dimensione ultra-nazionale come
nella fattispecie.
Segue uno degli
ultimi link pubblicati sul blog, certamente dirimente e illuminante:
Ebbene, non importa
consultare la cronaca dei fatti per comprendere che sulla vicenda Tnt insiste
una medesima ipoteca indotta dal rivoluzionamento del mondo del lavoro che, per
la sua essenza globalizzata, nessun partito potrà risolvere. Le
ristrutturazioni sono trasversali ai modelli di impresa che hanno certamente
sopportato una pressione sindacale eccessiva: tralascio l’elencazione di
esempi.
Le autoincensazioni
di Magnanensi & C., sono durate oltre 15’: troppi! Gli ampi proclami di
efficienza/competenza forniti, mi sono sembrati davvero superflui: anzi no, meglio dire che sono stati utili.
Utili a procrastinare il confronto, cioè a dislocare nell’ultima parte della
serata il più gustoso dei contraddittori con il pubblico su altri argomenti
“sostanziosi” che, non mancavano certamente.
La Giunta ha
dichiarato di aver “fatto e provveduto” con tempestività e solerzia: ebbene, mi
spiace constatare che si tratta di aria fritta, come è stata quella
soffiata sulla vicenda Lg-Plast dove – e questo è un dato incontrovertibile –
abbiamo visto per ben due anni “spolpare” gli ammortizzatori sociali con un
pesante costo sociale, certamente caricato sulla comunità dei cittadini proni e
rassegnati dall’emergenza della congiuntura mondiale. Uno straziante continuo
rinvio… e, ancora oggi, Lg-Plast è lì, congelata!
Mi spiace constatare
che la classe operaia non ha consapevolezza che l’odierna congiuntura vedrà il
contrappasso dei soggetti privilegiati, chiunque siano essi, operai o liberi
professionisti.
È giunto il tempo
della meritocrazia.
Il corporativismo
(e il sindacalismo spinto è oggi divenuto simile) è destinato a essere
cancellato; e così coloro che illudono (i lavoratori) che un “partito” potrà
salvarli. Un tal corporativismo tenta solo di perseguire un proprio interesse
di sicura collocazione al lavoro: quello delle chiappe dorate su una
poltrona da politicante.
Mi spiace dover
rispondere con questa amara considerazione, ma spero che quanto prima le
comunità dei lavoratori apra gli occhi e la smetta di farsi illusioni: loro sì,
sono fatti bersaglio di dosi massicce di populismo e demagogia; ma non da me o
da qualche Comitato che persegue un interesse di tutela generale, incompreso
(ma da taluni non voluto comprendere!) ma indispensabile e crescentemente
dimostrato – nei fatti delle denunce – come autenticamente utile.
Ringrazio per l’occasione
della replica.
Alessandro Romiti
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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