sabato 7 aprile 2012

LISTE OGM. PERCHÉ NON ANCHE UNA ‘CUBA LIBRE’?


PISTOIA. Un candidato ogni 142 elettori, dice La Nazione. Come nella vecchia Urss i poliziotti.
Dovrebbe bastare solo questo a dissuadere gli elettori dal credere che i nostri beneamati padroni abbiano davvero intenzione di fare gli interessi della città e il bene del popolo.
Lo avevamo già detto, di questa metastasizzazione, nel post «E mo’ bbasta!» Il ‘canchero’ delle liste (vedi).

Ieri pomeriggi, proprio su quel post, Paolo Bonacchi commentava: (Apr 6, 2012 10:58 PM) Non riuscirò mai a capire perché tutti chiedono di cambiare mentre NESSUNO si pone la domanda su quali strumenti giuridici usare per cambiare l’ordine sociale (politico ed economico). Non serve continuare a ripetere: “Io farò questo e quello”. Serve disporre degli strumenti che siano in grado di determinare il cambiamento. Questi sono in ordine: stabilire una volta per tutte nello Statuto del Comune che i rappresentanti devono essere CONTROLLATI dai CITTADINI SOVRANI e non il contrario; introdurre nello statuto del Comune i Referendum DELIBERATIVI di iniziativa popolare senza quorum, il cui risultato non può essere violato dai rappresentanti; introdurre nello Statuto del Comune la REVOCA DEL MANDATO di rappresentanza per i corrotti, gli incapaci e per chi viola la Sovranità popolare; ripristinare il DIFENSORE CIVICO eletto dai cittadini (e non dai partiti come adesso) il cui compito è di difenderli contro gli arbitrii gli abusi ed i ritardi dell’amministrazione. Con questi strumenti cambierebbe radicalmente il modo di esercitare il potere che deriva dalla politica. Anche in una città emarginata come Pistoia.
La risposta più ponderatamente logica, in un marasma confusionario e confuso, in cui tutti hanno fatto tutte le corse, sarebbe una sola: disertare le urne in massa.
Solo che l’Italia è il Paese degli “elettori maturi e consapevoli” – come viene ripetuto almeno da 60 anni a questa parte.
Maturi e consapevoli degli inganni della politica e, quindi, capaci (ad ogni tornata elettorale, sia politica che amministrativa) di prendere le decisioni giuste perché, come ripetono i politici, la gente non si lascia ingannare ed è diventata adulta.
Che palle queste lusinghe acchiappacitrulli! È più facile credere, invece, che tutti o quasi siano stati ‘adulterati’, come gli alimenti. Adulterati da una ‘politica trombona’ di avventurieri che partono dalla dimensione microscopica locale per espandersi fino a quella macroscopica nazionale e oltre.
Gli elettori sono – ormai – dei poveri ogm, organismi geneticamente modificati.
E non potrebbe essere diversamente: altrimenti ci spiegate come farebbero a convivere candidati tanto diversi – per fare un esempio banalissimo – in una lista come «Pistoia spirito libero»? Libero in cosa? Di essere un raccattume delle più disparate (e in alcuni casi disperate) provenienze? Metano e cerino acceso possono stare nella stessa stanza?
Prendiamo dei nomi a caso: Alberto Niccolai, Marco Vettori, Giuliano Livi, Paolo Roberto Lattari, Giorgio Federighi – ma potrebbero essere anche altri.
C’era bisogno di fare una lista per appoggiare il Bertinelli? O si vuole solo sedere in consiglio?
e.b. blogger
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[Sabato 7 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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