PISTOIA. Un candidato ogni 142 elettori, dice La Nazione.
Come nella vecchia Urss i poliziotti.
Dovrebbe bastare solo questo a
dissuadere gli elettori dal credere che i nostri beneamati padroni abbiano
davvero intenzione di fare gli interessi della città e il bene del popolo.
Lo avevamo già detto, di questa metastasizzazione,
nel post «E mo’ bbasta!» Il ‘canchero’ delle liste (vedi).
Ieri pomeriggi, proprio su quel post,
Paolo Bonacchi commentava: (Apr 6, 2012 10:58 PM) Non riuscirò mai a capire
perché tutti chiedono di cambiare mentre NESSUNO si pone la domanda su quali
strumenti giuridici usare per cambiare l’ordine sociale (politico ed
economico). Non serve continuare a ripetere: “Io farò questo e quello”. Serve
disporre degli strumenti che siano in grado di determinare il cambiamento.
Questi sono in ordine: stabilire una volta per tutte nello Statuto del Comune
che i rappresentanti devono essere CONTROLLATI dai CITTADINI SOVRANI e non il
contrario; introdurre nello statuto del Comune i Referendum DELIBERATIVI di
iniziativa popolare senza quorum, il cui risultato non può essere violato dai
rappresentanti; introdurre nello Statuto del Comune la REVOCA DEL MANDATO di
rappresentanza per i corrotti, gli incapaci e per chi viola la Sovranità
popolare; ripristinare il DIFENSORE CIVICO eletto dai cittadini (e non dai
partiti come adesso) il cui compito è di difenderli contro gli arbitrii gli
abusi ed i ritardi dell’amministrazione. Con questi strumenti cambierebbe
radicalmente il modo di esercitare il potere che deriva dalla politica. Anche
in una città emarginata come Pistoia.
La risposta più ponderatamente logica,
in un marasma confusionario e confuso, in cui tutti hanno fatto tutte le corse,
sarebbe una sola: disertare le urne in massa.
Solo che l’Italia è il Paese degli “elettori
maturi e consapevoli” – come viene ripetuto almeno da 60 anni a questa parte.
Maturi e consapevoli degli inganni
della politica e, quindi, capaci (ad ogni tornata elettorale, sia politica che
amministrativa) di prendere le decisioni giuste perché, come ripetono i
politici, la gente non si lascia ingannare ed è diventata adulta.
Che palle queste lusinghe
acchiappacitrulli! È più facile credere, invece, che tutti o quasi siano stati ‘adulterati’,
come gli alimenti. Adulterati da una ‘politica trombona’ di avventurieri che
partono dalla dimensione microscopica locale per espandersi fino a quella
macroscopica nazionale e oltre.
Gli elettori sono – ormai – dei poveri ogm,
organismi geneticamente modificati.
E non potrebbe essere diversamente:
altrimenti ci spiegate come farebbero a convivere candidati tanto diversi – per
fare un esempio banalissimo – in una lista come «Pistoia spirito libero»?
Libero in cosa? Di essere un raccattume delle più disparate (e in alcuni casi
disperate) provenienze? Metano e cerino acceso possono stare nella stessa
stanza?
Prendiamo dei nomi a caso: Alberto
Niccolai, Marco Vettori, Giuliano Livi, Paolo
Roberto Lattari, Giorgio Federighi – ma
potrebbero essere anche altri.
C’era bisogno di fare una lista per
appoggiare il Bertinelli? O si vuole solo sedere in consiglio?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 7 aprile 2012 - © Quarrata/news
2012]
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