venerdì 6 aprile 2012

“ROMANZO DI UNA STRAGE”, I MISTERI DEL BELPAESE


di Luigi Scardigli

Dopo 33 processi andati a vuoto – cioè perfettamente riusciti – il cinema italiano si è sentito in dovere, come alfiere della storia, della cultura e della civiltà, di dare il proprio contributo ad alimentare i sospetti di depistaggio sull’eccidio del 12 dicembre 1969, quando a Milano, nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, alle ore 16,37, una potentissima carica esplosiva, anzi, due, uccisero 17 persone e ne ferirono circa ottanta: fu il battesimo della strategia della tensione e la morte della democrazia, mai più risorta.

L’onere e gli onori se li son presi, in questa ardua trasposizione cinematografica, Marco Tullio Giordana, che ha portato sul grande schermo Romanzo di una strage, un tragico volo pindarico che inizia con gli scontri metropolitani del 1969 a Milano e Roma per arrivare all’omicidio del commissario Calabresi, cruento e ancor più tragico epilogo di quel che successe nel mezzo: piazza Fontana.
Ma al di là di un’eccessiva ‘fictionizzazione’ dell’evento, della modestia di alcuni interpreti – lanciati nell’emisfero cinematografico dagli studios televisivi di Maurizio Costanzo – e della letale mancanza di pathos indispensabile per l’unicità cinematografica, mi sento in dovere di applaudire la scelta di Giordana di far ruotare l’intero cosmo degli eventi attorno alla figura di Aldo Moro, il vero spartiacque dell’Italia repubblicana e di condannarlo, però, per aver deciso di omettere – non credo l’abbia dimenticato –, di citare, nello sviluppo della trama, le Brigate Rosse, fiore all’occhiello e anello di congiunzione dei misteri del BelPaese tra l’inizio delle stragi di Stato e il commissariamento di quest’ultimo alla criminalità organizzata.
Questa pellicola si aggiunge, con pari onore, anche se uno scalino più sotto, a Piazza delle cinque lune, di Renzo Martinelli, che può vantare l’onore di aver avuto il coraggio e la celerità di raccontare cose accadute sempre in quegli anni e che noi umani non potremmo nemmeno immaginare.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Quarrata, 11 agosto 1974: angolo via della Repubblica
con via Montalbano. Foto di Edoardo Bianchini.
[Venerdì 6 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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