martedì 10 luglio 2012

COMUNITÀ MONTANA. MA IL MIRACOLO NON C’È STATO…


di Edoardo Bianchini

 ‘Quer pasticciaccio brutto’ destinato a restare ancora segreto – La discutibile scelta del difensore dell’Ente – Forse diversi nomi di politici nella parte secretata della relazione Eller

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Esserci aspettati un miracolo è stata una vera e propria ingenuità. Sto parlando della conferenza stampa fissata per le 16:30 in sala consiliare a San Marcello, ma iniziata, purtroppo, alle 17 passate e con l’arrivo del dottor Eller addirittura un’ora dopo.
Del resto, però, va detto che, fosse o non fosse stato presente Eller fin dall’inizio, la cosa non cambiava affatto: come ha sinora detto in tutte le salse e in ogni assemblea precedente, il dottore ha solo un dovere – ed era chiaro da sempre – cioè quello di tenere la bocca chiusa, vito che la sua relazione contiene alcuni capitoli segretati di cui potrebbero parlarci solo i Pm – o di Pistoia o della Corte dei Conti di Firenze.

Dunque, per ricapitolare, la relazione Eller sarà consegnata anche al Comitato per il recupero dell’ammanco, nelle mani della signora Graziella Cimeli, ma solo domani.
E perché domani e non oggi pomeriggio, vi chiederete? Perché – ha spiegato Carluccio Ceccarelli – il Comitato non ha chiesto per iscritto il rilascio della relazione.
Così neppure oggi i pugnaci abitanti della Montagna che chiedono chiarezza potranno vedere le conclusioni di Eller: ma se anche domani avranno il testo tanto agognato, niente di più sapranno di quello che già sapevano. Il resto lo possono leggere solo nelle Procure. È ingiusto, ma è così.
Interessante, però, è stato lo spiegamento di forze dei Comuni per presentarsi alla stampa: c’erano i Sindaci (da destra a sinistra nella foto) di Piteglio, di Cutigliano, di San Marcello, di Abetone, di Marliana (per interposto rappresentante) e di Sambuca. Gli altri, molto responsabilmente, hanno snobbato l’iniziativa: evidentemente non la hanno ritenuta degna di nota. Bravi!
Interessante, dicevo, perché, anche se ormai da ieri/oggi la Comunità Montana degli ammanchi e delle ruberie non esiste più ed è un ente in dismissione (Ceccarelli ha chiaramente detto che la palla passa nelle mani di Federica Fratoni: ovviamente o lei o un suo delegato), abbiamo saputo a chiare note che, 90 su 100, l’unione dei Comuni non si farà, ma si passerà – molto più verosimilmente – a rapporti di convenzione fra i vari enti, che cercheranno di mantenere ognuno la propria individualità, mentre peraltro tutto questo ‘trapasso’ dovrà realizzarsi (sempre che non vi siano modifiche nel decreto legge pubblicato in Gazzetta proprio stamattina) in parte entro il 1° gennaio 2013 e, al completo, entro l’inizio del 2014.
È una notizia anche questa: che testimonia la sostanziale diversità (e, in parte, divergenza) delle varie realtà municipali montane.
Stabilito che di più non si poteva sapere e di più non si poteva dire, mi è venuto di fare un paio di osservazioni che forse non saranno molto piaciute agli intervenuti, ma che rientrano, in maniera più che legittima, nell’esercizio del mestiere dell’informare: di per sé la regina di tutti gli imbarazzi.
Ho chiesto se, a opinione dei presenti, ormai membri in dismissione della Comunità Montana, non si poteva rintracciare una qualche responsabilità morale grave nei politici che, come a Pistoia con gli Untouchables, non si sono mai accorti del fatto che Giuliano Sichi, il reo confesso degli ammanchi, era stato mantenuto indefettibilmente al suo posto nonostante fosse incappato in un precedente episodio di ammanco e ruberia per una vicenda legata alla sede dei maestri di sci (salvo errori).
E il Sindaco di Piteglio, Claudio Gaggini, è stato esplicito: ha dichiarato che la politica ha da fare le proprie scuse alla popolazione della Montagna, con ciò ammettendo, se non altro, una pesante responsabilità morale per quanto è accaduto. Ma si è anche autodifeso – e, credo, a ragione – dicendo che personalmente non poteva sapere dei pregressi di Sichi, e che, se responsabili ci sono, sono certo i politici che lo hanno preceduto in Comunità Montana.
Un’altra osservazione – che, penso, è piaciuta ancor meno – ho dovuto farla in relazione alla scelta dell’avvocato Andrea Niccolai come difensore della Comunità.
Prudenza avrebbe richiesto – ho detto – di scegliere un patrono di fuori, di un altro foro, ad evitare qualsiasi tipo di rapporto (sia pure di labile colleganza) fra la difesa della Comunità e quella del reo confesso Sichi, patrocinato e sostenuto da Cecilia Turco: e sostengo tuttora – come opinione personale – che il garantismo non basta per operare e per poter dormire fra due guanciali, specie in presenza di fatti di una gravità inaudita come quelli di cui parliamo. Lo sostengo a favore delle popolazioni pelate e depredate, che dovrebbero essere poste, per così dire, “sotto vuoto spinto” quanto a tutele.
Per chi non è d’accordo con questo mio particolare modo di vedere le cose (per la massima tutela di tutto e di tutti, sarebbe necessaria una legge penale che prevedesse addirittura il sorteggio della Procura a cui affidare i processi…), non mi dispiace ricordare una osservazione che lo stesso Sindaco di Piteglio, Gaggini, ha fatto nel corso dei suoi interventi e che, forse, potrebbe essere sfuggito agli altri colleghi presenti in sala.
Gaggini si è infatti meravigliato assai del fatto che, per come si sono svolti gli eventi e per come Giuliano Sichi si è dichiarato colpevole, e anche in relazione alla gravità del suo operato, nessuna misura cautelare restrittiva sia stata assunta nei suoi confronti; nei confronti, cioè, di un reo confesso che – a quanto si sente dire – lavora tranquillamente altrove e in piena libertà: capacità di manovra degli avvocati, si è chiesto Gaggini?
E su questo interrogativo poggio ancora l’attenzione a sostegno della tesi che la scelta del patrono non è poi così banale da dover necessariamente ricorrere al professionista più noto e qualificato in zona. Certo è che, forse, a seguire il ragionamento di Gaggini, l’indisturbata libertà di Sichi sembra essere sfuggita in toto all’attenzione dell’avvocato Niccolai. Ma, diciamolo per chiarezza, stiamo solo parlando per fare salotto e/o per rappresentare la parte dell’avvocato del diavolo...
Qualche collega – oltre che chiedere dello stato attuale delle indagini, argomento chiaramente tabù – ha domandato anche lumi sulle risultanze dell’ufficio (come ha puntualizzato Gaggini) dei provvedimenti disciplinari. In pratica si voleva sapere cos’era stato visto e deciso nei confronti dei due dirigenti sotto il mirino.
Domanda non fortunata, perché i provvedimenti disciplinari, in diritto amministrativo, sono esemplati sul procedimento penale: e pertanto sono soggetti, anch’essi, all’assoluto segreto d’ufficio. Quindi anche in questo caso la richiesta è caduta nel vuoto.
E nel vuoto continuerà a restare perché gli atti – ma solo dopo il completamento della procedura – saranno trasmessi e soltanto al nuovo vertice della cancellanda Comunità Montana: cioè al Commissario straordinario, la signora Fratoni o il suo delegato.
Che le due figure sotto tiro disciplinare fossero la Segretaria Apolito e il responsabile dell’ufficio tecnico, Roberto Fedeli, lo avevamo già detto da tempo su questo blog. Quali saranno gli esiti, dovremo aspettare molto per saperlo.
Su questo quadro si chiude il resoconto di una conferenza stampa che non ha spostato il problema di una virgola, che non ha dato lumi più di quelli che non aveva fornito sinora.
Una cosa è, però, certa. La mia personale sensazione è che il dottor Eller, nella parte secretata della sua relazione, abbia fatto altri nomi e cognomi. Di politici, se permettete. Di assessori al bilancio, se posso divertirmi ad avventurarmi in ipotesi più o meno verisimili.
Posso sbagliarmi, perché non sono infallibile. Ma ci metterei la mano sul fuoco…
Un po’ – come mi dice sempre una carissima amica di Tel Aviv.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Alessandro Romiti.
[Martedì 10 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Chiedo scusa per la domanda ingenua.

    Da giornalista so che chi organizza una conferenza stampa, compreso un qualunque ente pubblico, lo fa perchè ha qualcosa da comunicare, una notizia da dare, un commento da fare.

    In questo caso perchè è stata convocata (in orario oltretutto assolutamente a-normale per una conferenza stampa) questa conferenza stampa? Qual'è la notizia data? Solo il fatto che la documentazione non poteva essere consegnata perchè i richiedenti non avevano presentato domanda scritta?

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  2. L'ultimo scherzetto di Carluccio e soci.Ma non finisce qui.....Ci mancherebbe. F.to Il Talebano

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