di
Edoardo Bianchini
‘Quer
pasticciaccio brutto’ destinato a restare ancora segreto – La discutibile
scelta del difensore dell’Ente – Forse diversi nomi di politici nella parte
secretata della relazione Eller
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Esserci aspettati un miracolo è stata una vera e propria
ingenuità. Sto parlando della conferenza stampa fissata per le 16:30 in sala
consiliare a San Marcello, ma iniziata, purtroppo, alle 17 passate e con l’arrivo
del dottor Eller addirittura un’ora dopo.
Del resto, però, va detto che, fosse o non fosse stato
presente Eller fin dall’inizio, la cosa non cambiava affatto: come ha sinora
detto in tutte le salse e in ogni assemblea precedente, il dottore ha solo un
dovere – ed era chiaro da sempre – cioè quello di tenere la bocca chiusa, vito
che la sua relazione contiene alcuni capitoli segretati di cui potrebbero
parlarci solo i Pm – o di Pistoia o della Corte dei Conti di Firenze.
Dunque, per ricapitolare, la relazione Eller sarà consegnata
anche al Comitato per il recupero dell’ammanco, nelle mani della signora
Graziella Cimeli, ma solo domani.
E perché domani e non oggi pomeriggio, vi chiederete? Perché
– ha spiegato Carluccio Ceccarelli – il Comitato non ha chiesto per iscritto il
rilascio della relazione.
Così neppure oggi i pugnaci abitanti della Montagna che
chiedono chiarezza potranno vedere le conclusioni di Eller: ma se anche domani
avranno il testo tanto agognato, niente di più sapranno di quello che già
sapevano. Il resto lo possono leggere solo nelle Procure. È ingiusto, ma è
così.
Interessante, però, è stato lo spiegamento di forze dei
Comuni per presentarsi alla stampa: c’erano i Sindaci (da destra a sinistra
nella foto) di Piteglio, di Cutigliano, di San Marcello, di Abetone, di Marliana
(per interposto rappresentante) e di Sambuca. Gli altri, molto responsabilmente,
hanno snobbato l’iniziativa: evidentemente non la hanno ritenuta degna di nota.
Bravi!
Interessante, dicevo, perché, anche se ormai da ieri/oggi la
Comunità Montana degli ammanchi e delle ruberie non esiste più ed è un ente in
dismissione (Ceccarelli ha chiaramente detto che la palla passa nelle mani di
Federica Fratoni: ovviamente o lei o un suo delegato), abbiamo saputo a chiare
note che, 90 su 100, l’unione dei Comuni non si farà, ma si passerà – molto più
verosimilmente – a rapporti di convenzione fra i vari enti, che cercheranno di
mantenere ognuno la propria individualità, mentre peraltro tutto questo ‘trapasso’
dovrà realizzarsi (sempre che non vi siano modifiche nel decreto legge
pubblicato in Gazzetta proprio stamattina) in parte entro il 1° gennaio 2013 e,
al completo, entro l’inizio del 2014.
È una notizia anche questa: che testimonia la sostanziale
diversità (e, in parte, divergenza) delle varie realtà municipali montane.
Stabilito che di più non si poteva sapere e di più non si
poteva dire, mi è venuto di fare un paio di osservazioni che forse non saranno
molto piaciute agli intervenuti, ma che rientrano, in maniera più che
legittima, nell’esercizio del mestiere dell’informare: di per sé la regina di
tutti gli imbarazzi.
Ho chiesto se, a opinione dei presenti, ormai membri in
dismissione della Comunità Montana, non si poteva rintracciare una qualche
responsabilità morale grave nei politici che, come a Pistoia con gli Untouchables,
non si sono mai accorti del fatto che Giuliano Sichi, il reo confesso degli
ammanchi, era stato mantenuto indefettibilmente al suo posto nonostante fosse
incappato in un precedente episodio di ammanco e ruberia per una vicenda legata
alla sede dei maestri di sci (salvo errori).
E il Sindaco di Piteglio, Claudio Gaggini, è stato
esplicito: ha dichiarato che la politica ha da fare le proprie scuse alla
popolazione della Montagna, con ciò ammettendo, se non altro, una pesante responsabilità
morale per quanto è accaduto. Ma si è anche autodifeso – e, credo, a ragione – dicendo
che personalmente non poteva sapere dei pregressi di Sichi, e che, se
responsabili ci sono, sono certo i politici che lo hanno preceduto in Comunità
Montana.
Un’altra osservazione – che, penso, è piaciuta ancor meno –
ho dovuto farla in relazione alla scelta dell’avvocato Andrea Niccolai come
difensore della Comunità.
Prudenza avrebbe richiesto – ho detto – di scegliere un
patrono di fuori, di un altro foro, ad evitare qualsiasi tipo di rapporto (sia
pure di labile colleganza) fra la difesa della Comunità e quella del reo
confesso Sichi, patrocinato e sostenuto da Cecilia Turco: e sostengo tuttora –
come opinione personale – che il garantismo non basta per operare e per poter dormire
fra due guanciali, specie in presenza di fatti di una gravità inaudita come quelli
di cui parliamo. Lo sostengo a favore delle popolazioni pelate e
depredate, che dovrebbero essere poste, per così dire, “sotto vuoto spinto”
quanto a tutele.
Per chi non è d’accordo con questo mio particolare modo di
vedere le cose (per la massima tutela di tutto e di tutti, sarebbe necessaria
una legge penale che prevedesse addirittura il sorteggio della Procura a cui
affidare i processi…), non mi dispiace ricordare una osservazione che lo stesso
Sindaco di Piteglio, Gaggini, ha fatto nel corso dei suoi interventi e che,
forse, potrebbe essere sfuggito agli altri colleghi presenti in sala.
Gaggini si è infatti meravigliato assai del fatto che, per
come si sono svolti gli eventi e per come Giuliano Sichi si è dichiarato
colpevole, e anche in relazione alla gravità del suo operato, nessuna misura
cautelare restrittiva sia stata assunta nei suoi confronti; nei confronti,
cioè, di un reo confesso che – a quanto si sente dire – lavora tranquillamente
altrove e in piena libertà: capacità di manovra degli avvocati, si è chiesto
Gaggini?
E su questo interrogativo poggio ancora l’attenzione a
sostegno della tesi che la scelta del patrono non è poi così banale da dover
necessariamente ricorrere al professionista più noto e qualificato in zona.
Certo è che, forse, a seguire il ragionamento di Gaggini, l’indisturbata
libertà di Sichi sembra essere sfuggita in toto all’attenzione dell’avvocato
Niccolai. Ma, diciamolo per chiarezza, stiamo solo parlando per fare salotto
e/o per rappresentare la parte dell’avvocato del diavolo...
Qualche collega – oltre che chiedere dello stato attuale
delle indagini, argomento chiaramente tabù – ha domandato anche lumi sulle
risultanze dell’ufficio (come ha puntualizzato Gaggini) dei provvedimenti
disciplinari. In pratica si voleva sapere cos’era stato visto e deciso nei
confronti dei due dirigenti sotto il mirino.
Domanda non fortunata, perché i provvedimenti disciplinari,
in diritto amministrativo, sono esemplati sul procedimento penale: e pertanto
sono soggetti, anch’essi, all’assoluto segreto d’ufficio. Quindi anche in
questo caso la richiesta è caduta nel vuoto.
E nel vuoto continuerà a restare perché gli atti – ma solo dopo
il completamento della procedura – saranno trasmessi e soltanto al nuovo
vertice della cancellanda Comunità Montana: cioè al Commissario
straordinario, la signora Fratoni o il suo delegato.
Che le due figure sotto tiro disciplinare fossero la
Segretaria Apolito e il responsabile dell’ufficio tecnico, Roberto Fedeli, lo
avevamo già detto da tempo su questo blog. Quali saranno gli esiti, dovremo
aspettare molto per saperlo.
Su questo quadro si chiude il resoconto di una conferenza
stampa che non ha spostato il problema di una virgola, che non ha dato lumi più
di quelli che non aveva fornito sinora.
Una cosa è, però, certa. La mia personale sensazione è che il
dottor Eller, nella parte secretata della sua relazione, abbia fatto altri nomi
e cognomi. Di politici, se permettete. Di assessori al bilancio, se posso
divertirmi ad avventurarmi in ipotesi più o meno verisimili.
Posso sbagliarmi, perché non sono infallibile. Ma ci
metterei la mano sul fuoco…
Un po’ – come mi dice sempre una carissima amica di Tel Aviv.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Alessandro Romiti.
[Martedì 10 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
Chiedo scusa per la domanda ingenua.
RispondiEliminaDa giornalista so che chi organizza una conferenza stampa, compreso un qualunque ente pubblico, lo fa perchè ha qualcosa da comunicare, una notizia da dare, un commento da fare.
In questo caso perchè è stata convocata (in orario oltretutto assolutamente a-normale per una conferenza stampa) questa conferenza stampa? Qual'è la notizia data? Solo il fatto che la documentazione non poteva essere consegnata perchè i richiedenti non avevano presentato domanda scritta?
L'ultimo scherzetto di Carluccio e soci.Ma non finisce qui.....Ci mancherebbe. F.to Il Talebano
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