Una lettera che sparge fango su tutto e
su tutti – Gli abitanti della Montagna «rendano tutti quanto hanno preso
indebitamente e sopportino loro le spese per la valorizzazione e salvaguardia»
del territorio – E il Comitato recupero ammanco presenta denuncia contro
anonimi
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Una decina di giorni fa, la lettera anonima che segue,
giunse in varie cassette di posta, a cominciare da quella del Comitato
promotore per il recupero dell’ammanco. Ma non si sono salvati anche altri,
come potete vedere dall’elenco dei destinatari.
La mano vorrebbe essere quella di un Cittadino
stufo ma stufo veramente: in realtà questo distinto signore che finge di
essere della Piana (la data parla di Agliana, immaginatevi!) sembra molto meno
sprovveduto di quanto voglia far sembrare. Nella lettera non c’è infatti né un
errore d’ortografia, né una qualsiasi altra incertezza di lingua e di stile. E
il tutto finisce con una sostanziale battuta sgradevole: Signori della Montagna,
non lamentatevi di essere stati danneggiati dalle ruberie, ma andatevene a quel
paese e, se vi è stato rubato qualcosa, cavoli vostri e pace!
Se questo è senso di civile
indignazione, provate a dirlo voi.
Disonorevole il modo (l’anonimo) e
disonorevole il contenuto di questa lettera di insulti che è stata inviata
anche alla Dia – o si vuol solo far credere.
Una lettera che è stata fatta oggetto
di denuncia contro anonimi da parte del Comitato recupero ammanco.
Perché certa robaccia non merita di
meglio, credeteci.
Q/n
* * *
Spett.le
Comitato Promotore
Recupero
Ammanco Comunità Montana
***
51028
San Marcello Pistoiese - PT
Spett.le
Commissario Straordinario
Ex
Comunità Montana Appennino Pistoiese
Via
Ximenes 341
51022
Limestre - San Marcello Pistoiese - PT
Spett.le
Centro operativo DIA
L.rno
Vespucci, 26
50123
Firenze -FI
Spett.le
Procura della Repubblica
Piazza
Duomo
51100
- PISTOIA
Spett.le
La Voce di Pistoia
c/o
Valdinievole Oggi
Via
Marruota, 64
51016
Montecatini Terme - PT
Come mai non vi è mai stato un accenno
pubblico da parte delle autorità preposte circa il comportamento omertoso
tenuto da parte sia delle Istituzioni che parte dei cittadini stessi che PER ANNI
(diciamo venti, o forse più?) hanno taciuto sulle ben conosciute situazioni
irregolari: dagli abusi edilizi, agli scempi ambientali all’omissione di
controlli fino allo sperpero dei soldi pubblici?
Il Caso della Comunità Montana è solo
la punta di un iceberg in quanto basterebbe vedere i bilanci “veri”, dei Comuni
di Cutigliano, San Marcello Pistoiese ed Abetone, i permessi rilasciati e
soprattutto quelli non rilasciati, i benefici portati dai vari piani
strutturali e CHI ne ha beneficiato e chi beneficerà andando anche a cercare
quante segnalazioni sono state fatte ai Sindaci ed anche alla Procura della
Repubblica.
Come è pensabile che migliaia di
persone per anni abbiano goduto o meglio approfittato di benefici illegittimi
senza domandarsi se era consentito dalla legge? E perché lamentarsi dell’abbandono
della Montagna, dove perfino i generi alimentari costano meno per i “soliti’’
residenti poverini così bisognosi anche costretti ad essere doppiolavoristi (in
nero)? Ma la legna, la benzina e tutto il resto, se e quanto la pagavano i
montanari? Prima di chiedere i danni sarebbe opportuno vedere quanti benefìci
quegli stessi richiedenti ne hanno tratti per primi, altro che danni, rendano
tutti quanto hanno preso indebitamente e sopportino loro le spese per la
valorizzazione e salvaguardia della montagna, dal territorio al patrimonio
immobiliare che negli anni li ha visti protagonisti del degrado arrecato ad un
bene di TUTTI.
Perché non fare una semplicissima
ricerca sulle multe elevate dal Corpo forestale dello Stato o dai Vigili Urbani
dell’Abetone per vedere a CHI sono state elevate, è forse quello di montagna un
popolo di virtuosi? Ma mi faccia il piacere direbbe Totò.
E ci si meraviglia se poi c’è chi
ritiene i funghi una loro esclusiva proprietà trovando addirittura chi nella
politica locale si fa portavoce di un diritto calpestato? Ma vuoi vedere se più
che una risorsa si vorrebbe far diventare la Montagna una riserva?
Un BURLESQUE: comportamenti così
conosciuti dalla pubblica opinione denunciati da molte persone e che ritroviamo
anche in molti blog dove emerge che le Istituzioni agiscono con consapevole
volontà di “pesare” la Legge ovvero di NON applicarla né agli amici né agli
amici degli amici, figuriamoci al vicino di casa!
Ma quale interesse e di chi? Senza
Paure ancestrali non si deve aver paura a chiamare le cose con il loro nome il
Cancro è il Cancro la Massoneria è la Massoneria e questo comportamento “Associazione
per delinquere di tipo mafiosi” come a Reggio Calabria o Napoli, la Sicilia è
anche qua sulla Montagna!
Se vogliamo essere concisi potremmo
citare l’art 416 bis del Codice Penale, Da Wikipedia, l’enciclopedia libera:
L’associazione per delinquere di tipo
mafioso è una fattispecie di reato prevista dal codice penale italiano, all’art
416 bis, introdotto dalla legge 13 settembre 1982 n. 646, e quindi all’interno
del V titolo della seconda parte del codice stesso, ossia nella parte disciplinante
i delitti contro l’ordine pubblico.
Per affinità alla Calabria piuttosto
che alla Campania, alla Puglia od alla Sicilia mancherebbe la “Famiglia” bene
eccovela: la “Famiglia” è quella del Sichi famiglia di massoni prima di tutto
poi sindaci, assessori, presidenti, albergatori (vi ricordate il caso di Paolo
Rossi?), ecc. ecc. degli Strufaldi e dei Ferrari.
Per ripagare i danni perché non
applicare il principio di compensazione .... fra i residenti dei Comuni della
Montagna: vedetevela da soli!
Agliana, 25 ottobre 2012 Cittadino
stufo ma stufo veramente
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 11 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Sig. Mister X, ma cosa voleva comunicare con quel suo messaggio? dal mio punto di vista credo abbia raggiunto il Suo obbiettivo, quello di veder pubblicata su un organo di informazione la Sua lettera. In sostanza, era questo quello che voleva e l’ha raggiunto.
RispondiEliminaMa si è domandato quale aiuto questo scritto può dare per far chiarezza di tutti i misteri e le ombre che hanno “avvolto” oltre alla Comunità Montana tutte le altre amministrazioni, comuni, associazioni, imprese……..della montagna?
Lei che è molto più informato e acculturato di quanto vuol far credere, attento ai particolari e alle informazioni, agli articolo del Codice Penale, ha letto la relazione del Dott. Luca Eller? se non l’ha ancora fatto, si affretti.
Chi Le ha pubblicato la lettera è stato anche troppo generoso nel commento iniziale.
Non le sembra di rovesciare la realtà? incolpa i cittadini, invece di portare pesanti accuse con argomentazioni e fatti che riguardano gli ammanchi della Comunità Montana.
Quando afferma: “Come è pensabile che migliaia di persone per anni abbiano goduto o meglio approfittato di benefici illegittimi senza domandarsi se era consentito dalla legge? “ è sicuro di aver convertito in scritto quello che pensava? se ha individuato uno di questi – a meno che non sia uno della cricca dei politicanti o amici - che io chiamo tartassati faccia il nome.
Sig. Mister X, si riprenda da quel suo delirio, o da un passeggero e momentaneo sbandamento nel quale nessuno crede e dia il suo contributo per capire cosa è successo sulla montagna Pistoiese in questi ultimi 30 anni e se lo sa, non abbia problemi a lanciare precise accuse, non solo facendo i cognomi, ma possibilmente anche i nomi, ma non ai cittadini che sono solo le vittime.
Esterni il suo pensiero e le sue considerazioni e dica effettivamente cosa pensa, cosa sa e per farlo, vada dai Carabinieri o in Procura per dare il Suo contributo.
C’è adesso una ricca opportunità, la terza - dopo quella alla Dynamo Camp e a Cutigliano - e ultima BUFFONATA, quella del Consiglio Provinciale straordinario alla fine di questa settimana in una località non ancora indicata della montagna.
La sfrutti.