giovedì 15 novembre 2012

IL TRENO DEI MERCATINI E DELLE OCCASIONI PERSE


di Marco Ferrari

PISTOIA-MONTAGNA. Segnatevi questa data: 8 dicembre 2012, dalla stazione di Pistoia destinazione Pracchia partirà un treno molto speciale, il Treno dei Mercatini.
Per tutta la giornata il treno, uno storico Etr 200 (vedi), progenitore dei moderni “Frecciarossa”, farà da spola tra le due località con fermate intermedie a Piteccio, Castagno e San Mommè.

Un treno, non ci si faccia ingannare dalla linea, che risale addirittura al ’36, capace di raggiungere e superare i 200 km/h, vanto della Breda, l’azienda produttrice e dell’allora regime fascista.
Mercatini con prodotti tipici aspetteranno i passeggeri nelle varie stazioni. Una bella iniziativa, dal costo modesto, solo 5 euro. Un’iniziativa pensata per tutti, per passare una giornata diversa, riscoprendo quelle piccole borgate che si affacciano sul quel capolavoro ingegneristico italiano qual è la Porrettana, con le sue spettacolari gallerie elicoidali di lunghezza inusitata.
L’iniziativa, alla sua seconda edizione, è organizzata dalla Provincia di Pistoia con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia e il patrocinio della Regione Toscana.
Tutto bene si dirà, un’iniziativa lodevole e dal costo contenuto. Però, un’incongruenza di fondo c’è ed è il comportamento bifido degli enti organizzatori e patrocinatori.
Provincia e Regione a vario titolo, a più riprese e ricorrendo ad alchimie contabili incomprensibili (ma anche senza l’in), per potenziare il servizio pubblico sulla tratta Porrettana, Pistoia-Porretta, si sono inventati un servizio sostitutivo dei treni con i pullman che sono, è risaputo, più ecologici dei treni in quanto Blu(bus). Enti – così si legge nel “Progetto Treno dei Mercatini”, allegato al verbale di deliberazione della Giunta Provinciale n. 146 del 18 ottobre u.s. – impegnati a promuovere la valorizzazione della linea stessa, intesa (prestate attenzione) come risorsa del territorio, legata allo sviluppo turistico ed alla valorizzazione dell’importanza storica.
Nessuna menzione per l’utilizzo principe cui dovrebbe essere destinata la linea ferroviaria, quello di servizio pubblico di trasporto, utilizzato, nonostante l’impegno affossatore degli enti, ancora da studenti e lavoratori pendolari.
Su un’iniziativa del genere, l’ente patrocinatore dovrebbe metterci, per essere maggiormente riconoscibile e visibile, la così detta “faccia”, intesa non in senso metaforico, ma in carne ed ossa. Perché, quindi, non mandare in rappresentanza dell’ente, in veste di capotreno, quel Luca Ceccobao a cui stanno così a cuore le sorti delle ferrovie Toscane? Il successo sarebbe assicurato.
Per concludere, una nota di colore.
Trattandosi di materiale rotabile, all’iniziativa ha aderito in maniera entusiasta, manco a dirlo, il Comune di San Marcello Pistoiese, convocando d’urgenza, ma per questo assente l’Assessore al Bilancio S.S.G., la giunta Comunale e deliberandone la partecipazione.
Se in Comune stanno, però, pensando ad un utilizzo della famosa carrozza da quindicimila euri (vedi), qualcuno informi l’Ufficio Tecnico che la carrozza è a scartamento ridotto e necessita di opportuni adattamenti…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 15 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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