di Marco Ferrari
PISTOIA-MONTAGNA. Segnatevi questa data: 8 dicembre 2012, dalla stazione di Pistoia
destinazione Pracchia partirà un treno molto speciale, il Treno dei
Mercatini.
Per tutta la giornata il treno, uno storico Etr 200 (vedi),
progenitore dei moderni “Frecciarossa”, farà da spola tra le due località con
fermate intermedie a Piteccio, Castagno e San Mommè.
Un treno, non ci si faccia ingannare dalla linea, che risale addirittura al
’36, capace di raggiungere e superare i 200 km/h, vanto della Breda, l’azienda
produttrice e dell’allora regime fascista.
Mercatini con prodotti tipici aspetteranno i passeggeri nelle varie
stazioni. Una bella iniziativa, dal costo modesto, solo 5 euro. Un’iniziativa
pensata per tutti, per passare una giornata diversa, riscoprendo quelle piccole
borgate che si affacciano sul quel capolavoro ingegneristico italiano qual è la
Porrettana, con le sue spettacolari gallerie elicoidali di lunghezza inusitata.
L’iniziativa, alla sua seconda edizione, è organizzata dalla Provincia di
Pistoia con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio
Pistoia e Pescia e il patrocinio della Regione Toscana.
Tutto bene si dirà, un’iniziativa lodevole e dal costo contenuto. Però, un’incongruenza
di fondo c’è ed è il comportamento bifido degli enti organizzatori e
patrocinatori.
Provincia e Regione a vario titolo, a più riprese e ricorrendo ad alchimie
contabili incomprensibili (ma anche senza l’in), per potenziare il
servizio pubblico sulla tratta Porrettana, Pistoia-Porretta, si sono inventati
un servizio sostitutivo dei treni con i pullman che sono, è risaputo, più
ecologici dei treni in quanto Blu(bus). Enti – così si legge nel “Progetto
Treno dei Mercatini”, allegato al verbale di deliberazione della Giunta
Provinciale n. 146 del 18 ottobre u.s. – impegnati a promuovere la
valorizzazione della linea stessa, intesa (prestate attenzione) come risorsa
del territorio, legata allo sviluppo turistico ed alla valorizzazione dell’importanza
storica.
Nessuna menzione per l’utilizzo principe cui dovrebbe essere destinata la
linea ferroviaria, quello di servizio pubblico di trasporto, utilizzato,
nonostante l’impegno affossatore degli enti, ancora da studenti e lavoratori
pendolari.
Su un’iniziativa del genere, l’ente patrocinatore dovrebbe metterci, per
essere maggiormente riconoscibile e visibile, la così detta “faccia”, intesa
non in senso metaforico, ma in carne ed ossa. Perché, quindi, non mandare in
rappresentanza dell’ente, in veste di capotreno, quel Luca Ceccobao a cui
stanno così a cuore le sorti delle ferrovie Toscane? Il successo sarebbe
assicurato.
Per concludere, una nota di colore.
Trattandosi di materiale rotabile, all’iniziativa ha aderito in maniera
entusiasta, manco a dirlo, il Comune di San Marcello Pistoiese, convocando d’urgenza,
ma per questo assente l’Assessore al Bilancio S.S.G., la giunta Comunale e
deliberandone la partecipazione.
Se in Comune stanno, però, pensando ad un utilizzo della famosa carrozza da
quindicimila euri (vedi),
qualcuno informi l’Ufficio Tecnico che la carrozza è a scartamento ridotto e
necessita di opportuni adattamenti…
Cliccare sull’immagine per
ingrandirla.
[Giovedì 15 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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