giovedì 15 novembre 2012

BETTI (IDV): «TROPPI FURTI DI BICICLETTE»


PISTOIA. Andrea Betti ha presentato la seguente interpellanza sul dilagare dei furti di biciclette in città:

PREMESSO CHE:
l’uso quotidiano della bicicletta è già e in futuro lo sarà ancor più mezzo di trasporto preferenziale per gli spostamenti urbani, come pure fra i pendolari e fra i giovani (motivo per il quale andrebbe sempre più incentivata e in base al quale riteniamo lungimirante ogni prospettiva orientata in tal senso segnalando l assenza di stalli per biciclette in tutti i parcheggi scambiatori della città);

un furto, a prescindere dal valore del bene interessato, resta pur sempre un atto da perseguire e punire a norma di legge e quindi oggetto di prevenzione ed indagine da parte degli organismi preposti;
i dati statistici ufficiali non offrono sicuramente un quadro reale della situazione, dato che la quasi totalità dei derubati, talvolta demotivati dalle stesse Forze dell’Ordine, rinuncia persino a sporgere denuncia.
VISTO CHE:
Si è giunti, purtroppo, ad una situazione esasperante per molte famiglie, derubate a più riprese, in questi ultimi mesi, della propria bicicletta;
sono i meno abbienti a farne preferibilmente uso, a fronte di una crisi economica che ha indotto molti a privarsi di un veicolo a motore, anche causa la mancanza di un efficiente servizio di trasporto pubblico che costringe costoro, ben al di là di intenti puramente virtuosi, a far di necessità virtù;
oggi non è nemmeno più sufficiente assicurarne l’incolumità ai pali dell’illuminazione o della segnaletica stradale dove sono centinaia gli improvvisati posteggi in quanto non vi è un piano di stalli per biciclette e sono decine le carcasse di biciclette abbandonate da mesi (che pure comporta a volte occupazione di marciapiedi ed intralcio per disabili e pedoni); 
per non parlare delle biciclette che vengono addirittura prelevate nei posteggi e nei giardini privati o dei tanti lucchetti tranciati davanti a scuole, uffici, stazione e bar;
è ormai evidente che tali furti sono riconducibili ad un commercio illegale che utilizza la città di Pistoia sia come luogo di approvvigionamento che come “supermercato”, determinando una situazione di favore verso questi ignoti delinquenti contro cui nulla è stato sinora fatto.
SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA:
1) Se, dato l’elevato numero di furti negli ultimi anni, in forte e progressivo aumento, sia loro intenzione reagire, magari sollecitando un maggiore presidio del territorio da parte delle forze municipali dell’ordine ,oppure ancora rendendo utili a questo scopo le telecamere di sorveglianza installate più o meno di recente in città, si dice, per nostra sicurezza;
2) se si è pensato di attivare un sistema di identificazione delle biciclette quale quello della punzonatura già effettuato con successo in molte città, che per un costo esiguo di 5 euro ha consentito di creare un registro comunale di questi beni mobili senza identità precisa evitando al proprietario come sovente accade ,lo sberleffo che nel caso di ritrovamento la propria bicicletta sia venduta all’asta e in primis costituire un efficace deterrente al furto.
2) se siano, infine, al corrente che esiste un associazione denominata ciclofficina che da anni in maniera meritoria ed irrinunciabile si occupa di riportare in vita biciclette vetuste ed abbandonate,che si occupa di autoriparazione e riparazione facendo da scudo sociale per coloro che non possono permettersi l ausilio di biciclettai visto che le riparazioni superano molte volte il valore del mezzo da riparare e molte volte anche il prezzo di una bicicletta nuova venduta nella grande distribuzione.
Andrea Betti Idv
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 15 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.