L’iniziativa
sostenuta dal Gruppo di Acquisto Solidale Biologico G.A.S. Colle-Quarrata
QUARRATA. Martedi sera, 30 ottobre alle 21, al
Parco Verde di Olmi /Quarrata, con un incontro organizzato dal Gruppo di
Acquisto Solidale G.A.S. Colle-Quarrata, è partita l’iniziativa proposta dal Movimento
Cinque Stelle di Pistoia aperta a tutti i cittadini, per introdurre negli
statuti comunali lo strumento giuridico della Democrazia diretta, che è il Referendum
di iniziativa popolare senza il quorum del 50%+1 dei votanti per la validità
del risultato.
In termini giuridici
il risultato del referendum così inteso, non può essere violato o modificato
dai rappresentanti, in base all’art. 1° comma 2° della Costituzione che
recita: “La sovranità appartiene al popolo...”.
Il referendum
deliberativo (e non consultivo, abrogativo e propositivo che si sono dimostrati
vere e proprie truffe di democrazia), consente un effettivo controllo dei
rappresentanti dei partiti da parte dei cittadini sovrani.
Oltre a Pistoia
e a Quarrata, altri comuni della Toscana hanno aderito all’iniziativa del Movimento
Cinque Stelle di Pistoia.
I presenti alla
riunione, rappresentanti di Gruppi Gas, del Movimento Acqua Bene Comune, della
Commissione della Partecipazione del Comune di Quarrata, della Lista Civica
Città per Te, di Cittadinanza Attiva, del Comitato della Caserana, dell’Unione
Comitati della Piana Contro le Alluvioni e singoli cittadini, per la
maggioranza, sono stati concordi nel sostenere che è indispensabile
intraprendere un percorso comune di effettiva partecipazione dei cittadini alle
cose pubbliche, che questa iniziativa è una strada percorribile e può essere lo
stimolo giusto affinché ciò avvenga.
Il referendum deliberativo
di iniziativa popolare, consente ai cittadini, che in democrazia sono “sovrani”
e non “sudditi” dei partiti come è oggi, di deliberare direttamente su
quanto oggetto di competenza comunale, senza che il risultato possa essere
modificato o disatteso dal Consiglio. Si tratta di una autentica “rivoluzione
dal basso” che permette ai cittadini di controllare le spese dei
“rappresentanti” fatti eleggere dai partiti e di rispettare il principio di sussidiarietà
che recita che “Non
v’è ragione di ricorrere alla provvidenza dello Stato perché l’uomo è anteriore
allo Stato: quindi prima che si formasse il civile consorzio egli dovette aver
da natura il diritto di provvedere a se stesso”. Di conseguenza, essendo i cittadini anteriori al comune,
essi devono avere il diritto di governarsi da soli, cosa che solo lo strumento
giuridico oggetto della Petizione al Sindaco ed al Consiglio, che sarà firmata
dai cittadini residenti nel Comune, è in grado di garantire.
[comunicato]
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[Venerdì
2 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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