di Luigi
Scardigli
PISTOIA. È una storia vecchia, quella dell’arrivismo, che si nutre,
indifferentemente, di vittime e carnefici. È vecchia, ma terribilmente attuale
e la longevità di questo Eva contro Eva,
che ha debuttato ieri sera al Manzoni dopo il prologo estivo alla Versiliana,
ne è tangibile testimonianza.
Pamela Villoresi – Margo
Channing – riesce perfettamente ad essere indignante protagonista e
cadere, poco dopo, in un misero oblìo, che si riscatta con un matrimonio e una
vita privata non preventivabili a rappresentazione appena avviata;
Romina
Mondello – Eva Harington – stenta invece un po’ a cambiare marcia: abile nel ruolo
architettato di povera desolata a caccia di comprensione e non di riscatto, ma
non del tutto convincente nel trasformarsi in cinica per subire poi, anch’essa,
la legge dell’inganno e del ricatto; Massimiliano Franciosa e Luigi Diberti
fiancheggiano con misurata aggressività la nascita e la morte delle mattatrici,
così come Maurizio Panici – che firma anche la regìa con Marzia Lea Pacella –, Silvia Budri Da Maren e Giulia Weber mantengono alto,
ginnico e sotteso il filo del racconto.
Ma a parte qualche riflessione a voce alta, che protegge ed
esalta il nòcciolo della commedia, anche questa Eva sembra essere cugina di Borkman,
una perfetta e meticolosa costruzione scenica che si affida parecchio alla sensuale
ma distratta fisicità della Villoresi e che delega all’avvincente e ancora in
voga trama, l’onore e l’onere di raccontarsi, senza che nessuno dei
professionisti sul palco decida di arrivare alla meta optando per un passaggio,
rischioso e impervio, di un anfratto non contemplato dalle mappe teatrali.
Resto comunque dell’avviso che tutti e sette gli attori,
liberati da schemi che non credo siano prefissi teleselettivi indispensabili,
darebbero a questo racconto, praticamente intramontabile, qualcosa di
avvincente, sprigionando con maggior coraggio ilarità anglosassoni e straziando
con più profondo dolore l’ineludibilità delle cose di tutti i giorni.
In sala, finalmente, il Presidente dell’Associazione
teatrale; quello sbagliato però,
Giuseppe Grattacaso, l’ex, che si è sentito piacevolmente e doverosamente
coinvolto nel dare alla compagnia errante, praticamente di casa, al Manzoni,
dopo il battesimo di ben cinque debutti, il benvenuto.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nelle foto, di Luigi Scardigli, il cast al completo e Panici
con Pamela Villoresi.
[Sabato 3 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Visto che gliel'ha praticamente prodotto lui, si sarà sentito coinvolto sì, vorrei vedere.
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