sabato 10 novembre 2012

UNIONE DEI COMUNI COME LA ‘BELLA DI TORRIGLIA’: TUTTI LA VOGLIONO E NESSUNO LA PIGLIA


di Edoardo Bianchini

L’incontro di ieri sera fra i Sindaci a San Marcello riconferma una sostanziale mancanza di idee chiare sul tema

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Per chi non avesse capito l’antifona, questo blog è anche portato alla satira politica.
E riguardo all’unione dei Comuni della Montagna, l’unico titolo possibile è stato quello che abbiamo dato, accostando l’idea dell’unione a quella famosa ‘bella di Torriglia’ (vedi) che ormai è diventata un proverbio nazionale.

Ieri sera, dunque, la Sindaca Cormio ha aperto – moderna Madame de Staël – il suo salotto ai Comuni (vedi), che comunque dovranno arrivare ad una soluzione mediata, anche se, allo stato, non sembra per niente facile.
C’erano i Sindaci e c’erano le rispettive Giunte – non tutti gli assessori, forse. E la discussione è stata intavolata. Ha preso il via, pur con numerose riserve.
Difficile l’iter perché – stando alle notizie che abbiamo – la massima resistenza si verifica con l’Abetone, il cui Sindaco Danti sembra contrario a qualsiasi forma di unione; e si trincera dietro al dire che il suo Consiglio comunale avversa l’idea e non ne vuole sapere.
Il fatto è che – nolenti o volenti – sembra che tre funzioni debbano essere immediatamente messe in comunione, mentre tutte le altre lo dovranno perentoriamente entro il 2013, come espresso obbligo di legge.
Su questa linea si è attenuto Oreste Giurlani, Presidente dell’Uncem Toscana, invitato a intervenire all’adunanza dei Sindaci. Giurlani, peraltro, per quanto ne sappiamo, si è limitato a dare indicazioni di massima di tipo giuridico-istituzionale, anche e soprattutto per non influenzare l’andamento della trattativa. Ha invitato comunque i Sindaci a darsi una mossa, parlando loro del percorso che lui stesso, come Sindaco di Fabbriche di Vallico, ha già iniziato, ma per tempo, e chiarendo che perdere tempo e menare il can per l’aia è inopportuno e controproducente per tutti, ma soprattutto per la gente della Montagna.
La situazione, dunque, sembra che sia in una fase di stallo. E ciò dipenderebbe – a quanto pare – dal fatto che, dei Sindaci della Montagna, solo Gaggini (Piteglio) e Melani (Sambuca) hanno le idee chiare e sono inclini e determinati a prendere sul serio il discorso.
Di Danti abbiamo già detto, mentre Ceccarelli parrebbe più orientato a parole che non in concreto e, a ruota, gli andrebbe dietro anche la Cormio, non del tutto favorevole a soluzioni miranti all’unione.
È il caso, perciò, di concludere con una delle osservazioni ricorrenti, ma molto appropriate, di Lago Scaffaiolo: le idee di tutti gli interessati, in questa materia, erano e restano – allo stato – molto, molto confuse e nebbiose…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 10 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Nebbia, caro Edoardo, ma soprattutto - così mi pare - "fuffa". Fuffa assoluta.

    Fuffa - Da Wikipedia: "La fuffa è la tipica lanetta che si forma nei tessuti e che in genere si rimuove poiché anti-estetica. Proprio questa connotazione ha fatto sì che venisse usato in senso lato per indicare un eccesso inutile".

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