di Edoardo Bianchini
L’incontro di ieri sera fra i Sindaci a
San Marcello riconferma una sostanziale mancanza di idee chiare sul tema
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Per chi non avesse capito l’antifona, questo blog è anche
portato alla satira politica.
E riguardo all’unione dei Comuni della
Montagna, l’unico titolo possibile è stato quello che abbiamo dato, accostando
l’idea dell’unione a quella famosa ‘bella di Torriglia’ (vedi) che ormai
è diventata un proverbio nazionale.
Ieri sera, dunque, la Sindaca Cormio ha
aperto – moderna Madame de Staël – il suo
salotto ai Comuni (vedi),
che comunque dovranno arrivare ad una soluzione mediata, anche se, allo stato,
non sembra per niente facile.
C’erano i Sindaci e c’erano le
rispettive Giunte – non tutti gli assessori, forse. E la discussione è stata
intavolata. Ha preso il via, pur con numerose riserve.
Difficile l’iter perché – stando alle
notizie che abbiamo – la massima resistenza si verifica con l’Abetone, il cui
Sindaco Danti sembra contrario a qualsiasi forma di unione; e si trincera
dietro al dire che il suo Consiglio comunale avversa l’idea e non ne vuole
sapere.
Il fatto è che – nolenti o volenti – sembra
che tre funzioni debbano essere immediatamente messe in comunione, mentre tutte
le altre lo dovranno perentoriamente entro il 2013, come espresso obbligo di
legge.
Su questa linea si è attenuto Oreste
Giurlani, Presidente dell’Uncem Toscana, invitato a intervenire all’adunanza
dei Sindaci. Giurlani, peraltro, per quanto ne sappiamo, si è limitato a dare
indicazioni di massima di tipo giuridico-istituzionale, anche e soprattutto per
non influenzare l’andamento della trattativa. Ha invitato comunque i Sindaci a
darsi una mossa, parlando loro del percorso che lui stesso, come Sindaco di
Fabbriche di Vallico, ha già iniziato, ma per tempo, e chiarendo che perdere
tempo e menare il can per l’aia è inopportuno e controproducente per tutti, ma
soprattutto per la gente della Montagna.
La situazione, dunque, sembra che sia
in una fase di stallo. E ciò dipenderebbe – a quanto pare – dal fatto che, dei
Sindaci della Montagna, solo Gaggini (Piteglio) e Melani (Sambuca) hanno le
idee chiare e sono inclini e determinati a prendere sul serio il discorso.
Di Danti abbiamo già detto, mentre
Ceccarelli parrebbe più orientato a parole che non in concreto e, a ruota, gli
andrebbe dietro anche la Cormio, non del tutto favorevole a soluzioni miranti
all’unione.
È il caso, perciò, di concludere con
una delle osservazioni ricorrenti, ma molto appropriate, di Lago Scaffaiolo: le
idee di tutti gli interessati, in questa materia, erano e restano – allo stato –
molto, molto confuse e nebbiose…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 10 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nebbia, caro Edoardo, ma soprattutto - così mi pare - "fuffa". Fuffa assoluta.
RispondiEliminaFuffa - Da Wikipedia: "La fuffa è la tipica lanetta che si forma nei tessuti e che in genere si rimuove poiché anti-estetica. Proprio questa connotazione ha fatto sì che venisse usato in senso lato per indicare un eccesso inutile".