PISTOIA. L’intervento che segue, inviatoci da
Valentino Durante, rappresenta una tragica, lucida riflessione sul fallimento
di una intera classe politica, che sembra avere la convinzione della propria
ineliminabile immanenza nonostante la caduta del muro di Berlino e l’attuale
dissesto del nostro Paese.
Le poche parole espresse dal segretario nazionale
del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, a commento della decisione di molte
persone di prendere definitivamente le distanze dal suo stesso partito segnano
– inequivocabilmente – lo stato di crisi del sistema politico attuale, sempre
più autoreferenziale e incapace di elaborare un pensiero critico e
autenticamente costruttivo.
Invece di chiedersi perché la parola democrazia
sia divenuta – a Pistoia, come altrove – un’espressione sempre più retorica e priva di contenuti
reali, il politico di professione punta lʼindice sui dissidenti e invita,
paternalisticamente, coloro che sbagliano a redimersi. A ricercare ancora il
“dialogo”, purché si rientri nei ranghi e purché si accetti, come tale, la
“linea”.
E con chi dovremmo dialogare, dunque?
Con chi definisce gli altri inopportuni e inaccettabili? Con chi intende declinare
il pluralismo secondo lʼaccezione della negazione delle minoranze? Con
chi continua ad animare i fantasmi del nemico e della destra mentre lʼItalia cade quotidianamente sotto i colpi del debito pubblico?
A più di ventʼanni dalla caduta del muro
di Berlino la storia sembra non aver lasciato tracce in alcuni che continuano – ostinatamente – a preferire il dogma alla ricerca della verità.
Ma la storia della libertà è più forte della
storia dellʼordine del “serrare le fila” e dellʼortodossia cieca e priva di onestà intellettuale.
Ed è questo il motivo per
cui io, come tanti altri, pur non rinnegando i giorni trascorsi insieme,
abbiamo deciso di tornare ad essere semplici cittadini. Cittadini però che, pur
senza voce, non rinunceranno mai alla speranza che, presto o tardi, anche a Pistoia
cadrà il muro di Berlino.
Pistoia, 14 Aprile
2012.
Valentino Durante
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[Sabato 14 aprile
2012 - © Quarrata/news 2012]
E' triste constatare che da qualunque angolazione la si guardi: la politica pistoiese é un malato ormai terminale. Ed é ancora più triste constatare che la nemesi storica che attende Pistoia non verrà purtroppo da queste elezioni. Un saluto e un abbraccio ricambiandoti l'auspicio di tempi migliori e più aperti.
RispondiEliminaAlessio Gargini