giovedì 5 luglio 2012

CHIUDERÀ IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI?


di Lorenzo Cristofani

PISTOIA. Sono molte, da alcuni giorni, le email di lettori che chiedono informazioni circa la chiusura del convento dei frati cappuccini. È apparsa, su di un quotidiano locale, la notizia di un molto probabile trasferimento dei padri, dal loro convento di via degli Armeni a quello Montecatini, ma non è dato sapere molto di più.

Ormai a Pistoia questa notizia è sulla bocca di tanti, se ne sente parlare al mercato, persino in certi bar, nei posti più impensati insomma. Si percepisce sostanzialmente un senso diffuso di malessere da parte della popolazione, con cui questi padri, presenti in città dal 1541, hanno stretto un legame davvero profondo. Del resto basta pensare all’assistenza spirituale all’ospedale e al carcere di Santa Caterina. Per non parlare del servizio mensa per i meno abbienti, della distribuzione di viveri e vestiario alle famiglie disagiate e la formazione dei giovani.
In un periodo di crisi come questo pare che l’intera città non voglia proprio sentirne parlare di un’ipotesi del genere. Il convento è poi utilizzato dai Terziari francescani, anch’essi una presenza viva e strutturata. Si è letto che il motivo del trasferimento non è di carattere economico, dal momento che nella gestione ordinaria i frati sono autonomi ed indipendenti.
In particolare, i frati attualmente residenti in via degli Armeni verrebbero accorpati al convento dei cappuccini di Montecatini, dove fanno riferimento anche ad una parrocchia: a Pistoia invece, la chiesa di San Francesco di Paola, annessa al convento, non fa parrocchia. Ma allora cosa se ne vorrebbe fare di quel complesso conventuale, che tra l’altro racchiude un piccolo grande eden, purtroppo poco conosciuto? Verrebbe lasciato in abbandono e così precluso a tutte le attività che oggi vi hanno sede?
Qualcuno arriva addirittura a vociferare che il trasferimento sia motivato dalla volontà di vendere il convento per una ghiotta speculazione. Pregevoli appartamenti di lusso nei caratteristici locali antichi e parcheggi al posto del piccolo paradiso costituito dall’orto giardino.
A questo punto la parola non può che passare al Ministro Provinciale, fratello Stefano Baldini, e anche al fratello Valerio Mauro, Vicario Provinciale, nonché ai fratelli Piero Vivoli, Mario Testa e Alfredo Paladini, con la carica di Definitori.
Potranno infatti rassicurare le molte persone turbate da questa possibile perdita, quella cioè della chiusura del convento. Alla luce della reazione popolare che si prospetta, i padri superiori potrebbero direttamente riconsiderare la decisione di trasferire i frati cappuccini da Pistoia, dove sono ormai un’ istituzione (una delle più antiche presenze in Toscana), consapevoli che la città tutta, collaborerà ad una soluzione condivisa. Si sa che alcune persone della società civile sono già attive nella raccolta di firme per evitare la chiusura del presidio pistoiese. E questa è solo l’inizio di una mobilitazione che scalderà un’estate già abbastanza torrida.
Sembra che, costi quel costi, i pistoiesi non accetteranno in nessuna maniera di separarsi dai loro fraticelli.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.