L’intervento del Presidente della Provincia di
Pistoia, Federica Fratoni
PISTOIA. “È con
amarezza e preoccupazione che apprendo la decisione della Consulta di rinviare
l’esame dei ricorsi regionali sulla legittimità costituzionale dell’art. 23 del
decreto Salva Italia, che trasforma le Province in enti di secondo grado, non
più eletti dai cittadini, e ne riduce pesantemente potere e funzioni.
“Amarezza, perché a distanza di undici mesi la corte Costituzionale non
si è ancora espressa su una questione che crea grande confusione e incertezza e
nella quale il contributo della Consulta doveva essere più che mai tempestivo,
per definire un quadro legittimo entro il quale procedere con la riforma degli
enti provinciali.
“Come Province siamo stati direttamente coinvolti nel processo di
riordino e abbiamo portato il nostro contributo, per ridisegnare la geografia
istituzionale in ragione della necessaria razionalizzazione delle risorse.
“La Corte Costituzionale motiva il rinvio a causa di un quadro normativo
in continua evoluzione, dimenticando che proprio quella pronuncia è necessaria
per riportare tale percorso sul binario della legittimità.
“Preoccupazione, perché il Governo tecnico ha messo in campo sostanziali
riforme istituzionali attraverso lo strumento anomalo della decretazione di
urgenza, estromettendo il Parlamento da un dibattito che investe, sì, gli enti,
ma, con essi, anche i territori e tutti i cittadini, che hanno eletto i loro
rappresentanti.
“La democrazia non può passare solamente come un costo. Se la macchina
amministrativa deve necessariamente essere rivista e snellita, l’eliminazione
di un livello elettivo, e quindi di un diritto di voto, non può che essere la
risultante di un processo regolato da principi costituzionali di legalità, a
garanzia della partecipazione democratica”.
Federica
Fratoni
Presidente
della Provincia di Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 6 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.