Giovanni Sarteschi |
PISTOIA. L’uscita di Trallori sul parcheggio interrato di San
Bartolomeo ha rivoluzionato la città. Ne sono uscite, di prese di posizione. E
non poteva essere altrimenti: le spinte sono troppe. Si sono viste, si vedono e
– soprattutto – si sentono sotto.
L’ultima dichiarazione, in termini di
tempo, è quella del capogruppo Pd Giovanni Sarteschi, a cui sembra sia toccato
fare da ‘ricucitore’ dello strappo.
Sarteschi è uscito su ReportPistoia
di Vivarelli, sistemato in verità in maniera impropria nella rubrica Dico la
mia.
In maniera impropria perché Sarteschi,
a ben vedere, dice tutto fuorché la sua: riporta la voce ufficiale del Pd e
sostiene – con sufficiente chiarezza – che è Trallori che ha ‘detto la sua’:
una sua che non risponde (almeno per ora) alla posizione ufficiale del Pd che,
appunto, non si è mai pronunciato a favore della discussissima opera che tanto
baccano ha suscitato nei giorni scorsi.
L’impressione, dall’esterno, è che,
alla fine, la politica italiana (e tutta, da Roma in giù) sia tutta uguale, con
fughe da tutte le parti. Sarteschi sostiene – come già prima avevano fatto
anche Betti e Lattari sempre su ReportPistoia
(vedi)
– che comunque dovrebbe essere il Consiglio a decidere. E che vedremo a tempo e
luogo.
Bene. Ma chissà che cosa accadrebbe se
si passasse al voto segreto.
Ci potremmo aspettare anche un voto da…
Senatori alla Sallusti.
Q/n
Ecco il testo Sarteschi:
Parcheggio San Bartolomeo: nessun
pronunciamento del gruppo Pd
Non esiste nessun pronunciamento del
Gruppo Pd sulla questione del parcheggio interrato nell’area di San Bartolomeo.
Questione complessa da molti punti di vista, sia tecnici che pianificatori, e
assai delicata per gli ipotizzabili interessi legittimi coinvolti nella
vicenda. Le dichiarazioni affrettate, da chiunque provengano, non giovano alla
delibazione che gli uffici comunali hanno svolto e svolgeranno a tutela degli
interessi pubblici in gioco; interessi che ogni amministratore coscienzioso è
chiamato a curare. Quello che esiste è il progetto di governo, che è chiaro,
vincolante per l’intera maggioranza, ed è in coerenza con le indicazioni lì
contenute che saranno sciolte questioni puntuali, pur importanti e
significative, come l’individuazione di questo o quel parcheggio.
Nello specifico, peraltro, presupposto
per il rilascio del titolo edilizio ai fini della realizzazione dell’opera è
l’adozione e, poi, l’approvazione da parte del Consiglio comunale del piano di
recupero, come prescritto dagli strumenti urbanistici vigenti; atto che
richiede tuttora la risoluzione di problemi tecnici non banali.
Inoltre, e soprattutto, se da un punto
di vista pianificatorio l’idea originaria appariva coerente con il piano di
mobilità pubblica risalente all’epoca in cui fu pensata, oggi richiede una
nuova valutazione se calata, com’è doveroso, nella complessiva riprogettazione
della mobilità cui l’amministrazione in carica sta lavorando in attuazione
degli impegni programmatici; mi riferisco segnatamente al nuovo piano di
mobilità urbana e al nuovo piano generale del traffico citati dal progetto di
governo.
Infine, quand’anche, per ipotesi di
scuola, sussistessero tutti i necessari presupposti tecnici e l’opera
risultasse coerente coi futuri strumenti pianificatori, per non alimentare
false aspettative è opportuno chiarire che per la sua realizzazione sarebbero
comunque necessari alcuni anni, non qualche settimana o mese. Il che rende
evidente come, per offrire risposte più celeri alla domanda di parcheggi, sia
necessario indicare altre aree come, per esempio, quelle dell’ex ospedale e
delle aree ex Breda: molte centinaia di nuovi posti auto che saranno
disponibili per la città nell’arco dei prossimi mesi.
Va da sé che il gruppo del Partito
democratico si riserva di valutare a tempo debito – e collegialmente, e con
l’intera maggioranza di centrosinistra che governa la città – la proposta di
piano di recupero che la Giunta avanzerà, indicando un indirizzo chiaro. Fino
ad allora, ogni posizione di singoli membri del gruppo Pd sarà pronunciata,
ovviamente, a titolo personale e dovrà essere colta per quello che è: un
contributo alla riflessione.
Giovanni Sarteschi
Capogruppo Pd
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[Sabato 17 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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