di Luigi
Scardigli
Relazione, in Sala Maggiore, a cura di Luca
Privitera e Pavel Manta
PISTOIA. Occorre rendere alle Ville Sbertoli (vedi),
alla cittadella delle Ville Sbertoli,
come dice Luca Privitera, il suo splendore. E allora, chiusa, per sempre, la
parentesi manicomiale, è doveroso che quel meraviglioso e immenso parco che
rischia il più totale abbandono venga al più presto recuperato onde evitare di
dover assistere al suo funerale per osservarne poi una degradata e speculativa
rinascita.
È questo, in sostanza, quanto hanno ideato, fotografato,
documentato, denunciato e proposto quelli del Collettivo Spazio Liberato ex Breda Est, in collaborazione con altre
associazioni, oggi pomeriggio, ufficialmente, nella Sala Maggiore del Palazzo
Comunale.
L’idea e le iniziative nascono da lontano però, con
incursioni urbane che hanno già più di una volta messo a repentaglio la
fatiscenza delle Ville Sbertoli in funzione di un loro totale recupero,
schematizzato nell’opuscolo consegnato all’ingresso del dibattito.
Una relazione, quella tenuta da Luca Privitera e Pavel Manta,
che ha toccato tutti i punti salienti e necessari affinché le meraviglie delle
Ville Sbertoli non cadano nel più totale abbandono o, peggio ancora, nelle
grinfie della speculazione edilizia, che di quel parco ha già virtualmente
disegnato la sua ricollocazione residenziale.
Il recupero popolare è riassunto in diciassette punti
nevralgici e fa leva, più o meno specularmente, su un principio economico e di
mercato letteralmente insindacabile: si spende meno a recuperare che abbattere
e ricostruire. Si va dalla realizzazione di orti comuni alla costituzione di
biodiversità, con una serie di gruppi di lavoro manutentivi e realizzativi
finalizzati alla nascita di una casa delle arti, come quella degli incontri,
passando attraverso la realizzazione di musei, foresterie, alloggi comuni,
didattica scolastica, laboratori didattici con la piena collaborazione da parte
delle istituzioni in grado di finanziare un progetto che gli ideatori non
vorrebbero veder sponsorizzato da nessuno.
Una vera e propria piccolissima città del sole: e fino a quando qualcuno crede che si possa
costruire, ci saranno sempre i margini e gli estremi perché si possa pensare
che tutto questo, un giorno, accada veramente.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 3 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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