sabato 3 novembre 2012

TRASFORMARE LE VILLE SBERTOLI IN UNA ‘CITTÀ DEL SOLE’

di Luigi Scardigli

Relazione, in Sala Maggiore, a cura di Luca Privitera e Pavel Manta

PISTOIA. Occorre rendere alle Ville Sbertoli (vedi), alla cittadella delle Ville Sbertoli, come dice Luca Privitera, il suo splendore. E allora, chiusa, per sempre, la parentesi manicomiale, è doveroso che quel meraviglioso e immenso parco che rischia il più totale abbandono venga al più presto recuperato onde evitare di dover assistere al suo funerale per osservarne poi una degradata e speculativa rinascita.
È questo, in sostanza, quanto hanno ideato, fotografato, documentato, denunciato e proposto quelli del Collettivo Spazio Liberato ex Breda Est, in collaborazione con altre associazioni, oggi pomeriggio, ufficialmente, nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale.
L’idea e le iniziative nascono da lontano però, con incursioni urbane che hanno già più di una volta messo a repentaglio la fatiscenza delle Ville Sbertoli in funzione di un loro totale recupero, schematizzato nell’opuscolo consegnato all’ingresso del dibattito.
Una relazione, quella tenuta da Luca Privitera e Pavel Manta, che ha toccato tutti i punti salienti e necessari affinché le meraviglie delle Ville Sbertoli non cadano nel più totale abbandono o, peggio ancora, nelle grinfie della speculazione edilizia, che di quel parco ha già virtualmente disegnato la sua ricollocazione residenziale.
Il recupero popolare è riassunto in diciassette punti nevralgici e fa leva, più o meno specularmente, su un principio economico e di mercato letteralmente insindacabile: si spende meno a recuperare che abbattere e ricostruire. Si va dalla realizzazione di orti comuni alla costituzione di biodiversità, con una serie di gruppi di lavoro manutentivi e realizzativi finalizzati alla nascita di una casa delle arti, come quella degli incontri, passando attraverso la realizzazione di musei, foresterie, alloggi comuni, didattica scolastica, laboratori didattici con la piena collaborazione da parte delle istituzioni in grado di finanziare un progetto che gli ideatori non vorrebbero veder sponsorizzato da nessuno.
Una vera e propria piccolissima città del sole: e fino a quando qualcuno crede che si possa costruire, ci saranno sempre i margini e gli estremi perché si possa pensare che tutto questo, un giorno, accada veramente.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 3 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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