di Lorenzo Cristofani
PISTOIA. Continua, questo blog,
a fare ciò che fa da sempre e che comunque compete a un organo di informazione:
approfondire, far riflettere e domandare. Ci rivolgiamo adesso, pubblicamente e
direttamente, come in una intervista, a:
1. Stefano
Morandi, Presidente Confcommercio
2. Maurizio
Innocenti, Presidente Confesercenti
3. Giuliano
Bruni, Presidente del Centro Commerciale Naturale
4. Sindaco
Bertinelli.
Chiediamo
però anche ad Annamaria Celesti (capogruppo Pdl), Paola Di Maina (capogruppo
Movimento 5 Stelle) e Alessio Bartolomei (capogruppo Pistoia Futura-Fli-Udc)
una loro riflessione.
QUESTA PISTOIA MEDIEVALE
Stefano Morandi, nei giorni scorsi,
quando ha tentato di prendere per le corna i rivoltosi rimanendo incornato,
ha parlato di Pistoia come di una città medievale e con una mentalità da
Guelfi e Ghibellini.
Dobbiamo riconoscergli che ha detto la
verità: una verità che, soprattutto, può essere riferita a molti, ma a cominciare
proprio da lui. Da lui che segue questo blog, ma che fa finta di non conoscerlo
(e che lo segue – se vuole – glielo possiamo dimostrare: come possiamo
dimostrarlo a Marco Niccolai, per esempio, segretario provinciale del Pd…).
Non è, però, con il disconoscere la
realtà che si risolvono i problemi. Ma Pistoia è così ed è per questo che la
città resta arretrata e fuori del tempo: è un insieme di mille preti di mille
fedi religiose diverse, ma, sostanzialmente, è un’unica Chiesa Ecumenica
Universale del Compromesso.
Qui il nostro bravo e attento Lorenzo
Cristofani – che fra l’altro è persona di grande equilibrio e ponderazione –
rivolge domande e chiede risposte ai Signori della Terra. E lo fa –
che piaccia o no – da un blog, che è un organo di informazione: non
tradizionale, forse, ma molto vivo e vegeto con le sue oltre 600mila pagine
sfogliate in appena due anni scarsi di vita, e con una serie di analisi,
interventi e inchieste che hanno fatto storia & terremoto in
questa algida ‘degna tana’ di Vanni Fucci.
Quindi, Signori della Terra,
smettetela di fare i medievali provinciali quali date l’aria di essere;
finitela di comportarvi da discendenti di quel povero, unico longobardo che
viene di continuo scomodato per Pistoia, e guardate di guardarvi dentro e intorno.
Perché i tempi sono agli sgoccioli e la
carta agli ultimi chilometri.
Non fatevi considerare – si diceva una
volta. Ma sforzatevi – anche se può starvi sul gozzo – di allinearvi ai
tempi e con i tempi che corrono.
Se non lo aveste capito, ne va del
futuro di questa città: che è medievale, sì, ma soprattutto grazie alla
vostra nolontà di saper leggere il presente in vista e in chiave del
vero futuro.
Edoardo
Bianchini
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PUNTI
DI
RIFLESSIONE
SUI
PARCHEGGI
Il tema è
quello della sosta all’interno delle mura: la possibilità, in altre parole, di
poter accedere comodamente in centro – una realtà per sua natura complessa e vocata ad
una pluralità di usi – in relazione all’estensione
progressiva della ztl.
Già prima
delle elezioni alcuni si erano espressi (vedi);
adesso si vuole chiedere un giudizio preciso e l’eventuale assunzione di
impegno concreto in merito alle possibilità di seguito elencate.
Si tratta,
come ben intenderanno i lettori, di opzioni semplici, di buon senso, di
brevissimo, breve e medio termine, che permetterebbero di aumentare
numericamente i posti auto all’interno delle mura senza polemiche e senza
devastare quel poco suolo vergine che rimane.
• Parcheggio
di superficie sul retro del Seminario. Già se ne parlò abbastanza
dettagliatamente a suo tempo (qui). Ripetiamolo: è previsto ed esiste
già tuttora, non regolamentato, un parcheggio di superficie. Perché non usarlo
davvero per ricavarne 100-150 posti ?
• Parcheggio
di via della Vigna, area dell’ex fonderia Lippi, di fianco al teatro Manzoni. C’è
già un parcheggio comunale, che chiude alle 20:00. Perché non aprirlo anche la
notte con un sistema elettronico? Siamo o non siamo a due – non proverbiali, ma
reali – passi dalla movida?
• Via dell’Anguillara.
Se la polizia riuscirà a trasferirsi nel piccolo Colosseo di cui ha parlato
anche Gabibbo (vedi), si potrebbe pensare di
ricavare 50-80 posti per i residenti – di via della Madonna e del centro in
generale. Si vuole iniziare a rifletterci?
• Corso
Gramsci. Lontano dalle corse degli autobus, di sera, il corso potrebbe
prestarsi ad accettare, almeno per qualche tratto, la sosta impropria. Cioè in doppia
fila o con l’auto metà sul marciapiede e metà sull’asfalto. Del resto quando c’è
il teatro funziona perfettamente e non dà noia a nessuno. Tante città ci sono arrivate
e basta un piccolo ma innocuo compromesso e tra cinque giorni si parte.
• Area
Pupilli. 160 posti di superficie, a fianco del complesso monumentale della
santissima Annunziata, l’ex Distretto militare, che potrebbe così tornare
agevolmente in uso alla città, grazie all’infrastruttura per la sosta.
Si noti
che queste soluzioni, se veramente ci fosse la volontà, sarebbero a
disposizione in un tempo infinitamente minore di quello sperato per San
Bartolomeo dai suoi stessi progettisti e dai suoi irriducibili sostenitori. E a
tariffe assai più umane, in quanto posti non sotterranei: in tempi di crisi
incalzante, infatti, a chi si può chiedere, in maniera sin troppo disinvolta,
di buttare via 2,50-3,00 € per un’ora di posteggio? In fin della fiera ci sono
le soluzioni del medio termine, anch’esse comunque con tempi di realizzazione inferiori
a quelli di San Bartolomeo. Si esca poi una volta per tutte fuori dal gioco
delle parti: quella di San Bartolomeo sembra uno specchietto per le allodole,
luccicante di disinformazione, sicuramente ammaliante, ma molto probabilmente
privo di possibilità concrete se solo si pensa ai problemi idrogeologici che va
a intaccare. Anche per questo appare, forse, sempre più velleitariamente ridicolo
sentirne ancora parlare con tanta testarda ostinazione.
• Area Ceppo.
Con ingresso da viale Matteotti e uscita pedonale, in piazza del Carmine e in
piazza Giovanni XXIII, si avrebbero posti quasi a piacimento. È però necessario
che il Consiglio Comunale pianifichi un piano Ceppo oculato: servono funzioni
precise e qualificate per continuare ad attrarre le persone che gravitano in
genere attorno ad un ospedale, e ovviamente soluzioni non banali – leggasi
cementificazione di turno. Qui, in questa programmazione urbanistica, si gioca
una delle vere partite del futuro di Pistoia ed è il caso che se ne inizi a
parlare sin da subito.
• Area ex
Breda. Anche in quest’area ci sarà il modo di ottenere quasi un migliaio di
posti. Già è scavato il cratere del parcheggio interrato: basta aspettare.
Chi
veramente ha a cuore le attività commerciali del centro, come le altre sue
funzioni –siano associazioni di
categoria, ufficiali e non, amministratori o altri – adesso può intervenire
chiaramente e articolare le proprie argomentazioni sui precedenti punti.
Altrimenti taccia per sempre.
Non
mancheremo di suggerire altre opzioni sul tema parking e non smetteremo di stimolare i soggetti competenti al
confronto e alla ricerca delle soluzioni.
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 10
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Peraltro in corso Gramsci, tra mezzogiorno e mezzo e l'una e mezzo, quando cioè escono le scolaresche dagli istituti, le auto sono su ambo i lati e in doppia fila; con qualche non piccola difficoltà gli autobus riescono comunque a transitare nei due versi.
RispondiEliminaL.C.
Pensiamo che un piano di chiusura al traffico debba necessariamente essere conseguente ad una pianificazione del territorio seria e oggettiva.
RispondiEliminaQuesto significa incremento della funzionalità e della comodità del sistema pubblico di trasporti, non è possibile pensare che gli spostamenti in e verso la città debbano avvenire solo in auto. Molte persone prendono la macchina perché non hanno scelta, il nostro scopo dev'essere quello di proporre alternative al trasporto privato, altrimenti i parcheggi e le strade non basteranno mai e saremo costretti in futuro a cementificare ogni metro della nostra città.
Tutto ciò abbinato ad un rilancio delle iniziative culturali e ludiche sia nel centro città che nelle periferie (tutte le zone risentono della crisi, ognuna per motivi diversi).
Il Movimento 5 Stelle Pistoia sta studiando un piano cittadino alternativo e per questo chiediamo agli interessati (commercianti, pedoni, pendolari e chi più ne ha più ne metta) di partecipare e collaborare con noi alla sua stesura. Ogni contributo è prezioso.
Paola Di Maina
Movimento 5 Stelle Pistoia
consigliere@pistoia5stelle.it