di Luigi
Scardigli
La domenica del tutto e del ‘fuori di
testa’
Ho visto, per semplici coincidenze, il Tg4, quello del tardo
pomeriggio. Apertura riservata al dramma delle popolazioni russe inondate dal
Mar Nero; chiusura invece, decisamente meno cupa, con le località, e relative
locations, dei tradimenti: Cattolica, a differenza del nome, al primo posto,
seguita, da Rimini e Porto Cervo, un posto che è un viatico quasi obbligatorio
per essere traditi; Viareggio, a differenza della fama che la circonda, scende
al quinto posto, ma sono ancora le intramontabili cabine gli angoli più
suggestivi dove consumare la fedifraga passione.
I soggetti più gettonati sono:
lei, sposata, con prole al seguito, ma con il marito rimasto in città a
lavorare e lui single conturbante, reduce da un’avventura iniziata male e
terminata peggio, piacente, con muscoli e tartarughe pronte a mettersi sull’attenti
e che capisce bene, prima di ogni altra cosa, quanto la signora costretta dal
martirio delle vacanze lontano dalle mura domestiche, desideri essere
corteggiata e, ovviamente, posseduta.
Le altre notizie, sono, in ordine sparso, due o tre omicidi
consumati a diverse latitudini ma con un unico comun denominatore, la follia;
un decesso inaspettato di una donna che ha tentato fatalmente di non ingrassare
e poi, mare, sole rovente, temperature africane, nel sud Europa; temperature quasi
invernali nel Nord, con rovesci temporaleschi e mercurio più consono a
novembre, che a luglio.
Sulle spiagge di Jesolo, sulla riviera Adriatica e ovunque
ci siano sdraio ed ombrelloni aperti, con zoommate imbarazzanti su alcuni
fondoschiena comprensibili a qualsiasi latitudine, c’è anche il tempo per un
sondaggio sulla revisione di spesa messa in atto dal Governo tecnico: risatine
al limite della stoltizia e suggerimenti ancor più imbarazzanti.
Già, dimenticavo la fucilazione, ripresa in diretta, di un’afghana
rea di essere stata, chissà, forse amata, da due uomini, probabilmente
contemporaneamente: lei è inginocchiata, tra la polvere e offre le spalle al
suo carnefice; dal sonoro si odono, nitidamente, gli spari dei colpi da fuoco dell’impietoso
esecutore e le risate di giubilo del popolo presente che la vede cadere a terra
esanime.
Durante il Tg c’è stato anche spazio per dire le ultime
sulla querelle Monti-Squinzi, condita, in compenso, dal parere della Camusso.
Poi, pubblicità e la sensazione, personalissima, ma tangibile, di vivere in un
paese dove tutto sommato non si sta così malaccio!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 8 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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