venerdì 6 luglio 2012

TOSCANA PRIDE: «PERCHÉ PARTECIPARE SENZA AVERNE PARLATO IN CONSIGLIO?»


Una interpellanza del Capogruppo Udc-Fli, Marco Baldassarri «Non credo che la Provincia di Pistoia abbia titolo per esprimersi in modo “ufficiale” su tali questioni»

PISTOIA. Domani, 7 luglio, a Viareggio manifesteranno lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali e queer, in occasione del Toscana Pride. «Può sembrare strano un Pride in una regione aperta com’è stata in questi anni la Toscana. Ma la legge regionale che otto anni fa aveva reso questo territorio il più avanzato d’Italia è rimasta in gran parte inapplicata», si legge in un documento degli organizzatori.
Anche la Provincia di Pistoia avrebbe deciso di far partecipare due consiglieri in rappresentanza dell’Ente, con tanto di fascia tricolore.
Solo che questo non va bene al Capogruppo Udc-Fli, Marco Baldassarri, che ha presentato una interpellanza alla Presidente Fratoni.
Vi si legge:

Gentile Presidente,
ho appreso casualmente che due consiglieri di maggioranza parteciperanno in rappresentanza della Provincia di Pistoia muniti di fascia tricolore alla manifestazione denominata “Toscana Pride” in programma a Viareggio il prossimo 7 luglio.

A tale riguardo, avendo notevoli perplessità circa l’opportunità di aderire in modo formale ad una manifestazione a mio avviso fortemente caratterizzata dal punto di vista ideologico, chiedo cortesemente di conoscere le ragioni che hanno indotto l’ente da Te rappresentato ad accogliere la richiesta avanzata dai suddetti consiglieri di maggioranza ad intervenire in modo ufficiale all’evento.
In particolare, chiedo di sapere se la partecipazione formale alla manifestazione implica anche una adesione al “documento politico”, che ne costituisce la base ideologica, nel quale – oltre ad affermazioni di principio condivisibili – ve ne sono altre assai controverse in ordine, ad esempio, al matrimonio e al regime giuridico dei figli.
Non credo che la Provincia di Pistoia abbia titolo per esprimersi in modo “ufficiale” su tali questioni e comunque – ove lo faccia – ciò non può avvenire senza un adeguato dibattito tra le diverse posizioni, che si confrontano su tematiche così fondamentali.
Rilevo, poi, che nel “documento politico” sono contenute affermazioni che suscitano preoccupazione e sconcerto e che certo non vanno nella direzione della tanto predicata tolleranza; a pagina 5, ad esempio, si afferma che “esprimiamo le nostre rivendicazioni in un clima politico nel quale, alle campagne di odio sostenute senza imbarazzo tanto da gruppi di ispirazione (para)fascista quanto da esponenti della politica istituzionale – campagne che trovano conforto ideologico nelle posizioni delle gerarchie cattoliche ...”.
A riguardo di quanto sopra, voglio precisare fin da ora che riterrei non soddisfacente una risposta che si limitasse a dare atto del fatto che anche altri enti, a partire dalla Regione Toscana, si sono fatti promotori o hanno aderito alla manifestazione.
Con osservanza.
Capogruppo Udc-Fli
Marco Baldassarri
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Spett.le Consigliere: la Politica, quella seria, ha ben altro di cui preoccuparsi.E dunque, il pervertito resta un pervertito,un sodomita,idem, un pederasta ,idem e via dicendo. Affari loro.Con la fascia o senza fascia tricolore.
    Dimenticavo: la Presidente della Provincia - purtroppo per noi - resta la Presidente della Provincia. Charo?
    Speriamo, non essendo riuscito al Fascismo,che la democrazia costruisca "l'uomo nuovo". Anche se a me non sembra. Cordialmente. Felice.

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