Una interpellanza del Capogruppo
Udc-Fli, Marco Baldassarri – «Non credo che la Provincia di Pistoia abbia titolo per
esprimersi in modo “ufficiale” su tali questioni»
PISTOIA. Domani, 7 luglio, a Viareggio manifesteranno lesbiche, gay,
bisessuali, trans, intersessuali e queer, in occasione del Toscana Pride.
«Può sembrare strano un Pride in una regione aperta com’è stata in questi anni
la Toscana. Ma la legge regionale che otto anni fa aveva reso questo territorio
il più avanzato d’Italia è rimasta in gran parte inapplicata», si legge in un
documento degli organizzatori.
Anche la Provincia di Pistoia avrebbe
deciso di far partecipare due consiglieri in rappresentanza dell’Ente, con tanto
di fascia tricolore.
Solo che questo non va bene al
Capogruppo Udc-Fli, Marco Baldassarri, che ha presentato una interpellanza alla
Presidente Fratoni.
Vi si legge:
Gentile Presidente,
ho appreso casualmente che due
consiglieri di maggioranza parteciperanno in rappresentanza della Provincia di
Pistoia muniti di fascia tricolore alla manifestazione denominata “Toscana
Pride” in programma a Viareggio il prossimo 7 luglio.
A tale riguardo, avendo notevoli
perplessità circa l’opportunità di aderire in modo formale ad una
manifestazione a mio avviso fortemente caratterizzata dal punto di vista
ideologico, chiedo cortesemente di conoscere le ragioni che hanno indotto l’ente
da Te rappresentato ad accogliere la richiesta avanzata dai suddetti
consiglieri di maggioranza ad intervenire in modo ufficiale all’evento.
In particolare, chiedo di sapere se la
partecipazione formale alla manifestazione implica anche una adesione al
“documento politico”, che ne costituisce la base ideologica, nel quale – oltre
ad affermazioni di principio condivisibili – ve ne sono altre assai controverse
in ordine, ad esempio, al matrimonio e al regime giuridico dei figli.
Non credo che la Provincia di Pistoia
abbia titolo per esprimersi in modo “ufficiale” su tali questioni e comunque – ove
lo faccia – ciò non può avvenire senza un adeguato dibattito tra le diverse
posizioni, che si confrontano su tematiche così fondamentali.
Rilevo, poi, che nel “documento
politico” sono contenute affermazioni che suscitano preoccupazione e sconcerto
e che certo non vanno nella direzione della tanto predicata tolleranza; a
pagina 5, ad esempio, si afferma che “esprimiamo le nostre rivendicazioni in un
clima politico nel quale, alle campagne di odio sostenute senza imbarazzo tanto
da gruppi di ispirazione (para)fascista quanto da esponenti della politica
istituzionale – campagne che trovano conforto ideologico nelle posizioni delle
gerarchie cattoliche ...”.
A riguardo di quanto sopra, voglio
precisare fin da ora che riterrei non soddisfacente una risposta che si
limitasse a dare atto del fatto che anche altri enti, a partire dalla Regione
Toscana, si sono fatti promotori o hanno aderito alla manifestazione.
Con osservanza.
Capogruppo Udc-Fli
Marco Baldassarri
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 luglio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Spett.le Consigliere: la Politica, quella seria, ha ben altro di cui preoccuparsi.E dunque, il pervertito resta un pervertito,un sodomita,idem, un pederasta ,idem e via dicendo. Affari loro.Con la fascia o senza fascia tricolore.
RispondiEliminaDimenticavo: la Presidente della Provincia - purtroppo per noi - resta la Presidente della Provincia. Charo?
Speriamo, non essendo riuscito al Fascismo,che la democrazia costruisca "l'uomo nuovo". Anche se a me non sembra. Cordialmente. Felice.