lunedì 5 novembre 2012

COMMERCIANTI IN RIVOLTA, TESSERE INDIETRO ALLA CONFCOMMERCIO


di Luigi Scardigli

Rabbia per una Ztl che non piace a nessuno – «Siena e Lucca? Imparagonabili con Pistoia» – «Prima di chiudere le strade, realizziamo i parcheggi» – Avremo un Natale al buio e più disoccupati?

PISTOIA. Questa Ztl ai commercianti del centro storico non piace affatto.
Ma stavolta, i mugugni – troppo forti per restare delle semplici lamentale come la memoria e il romanticismo di questa città insegna e ha già scritto sui propri libri contabili –, si sono trasformati in protesta e in serata, presso il salottino, quasi sempre inutilizzato, di via degli Orafi, è andata in scena una vera e propria cospirazione, con tanto di documenti scritti, sottoscrizioni, autofinanziamenti (20 euro a commerciante) e un piano di lotta serratissima, che partirà, a breve, con la restituzione alla Confcommercio delle tessere di tutti i negozianti di via Filippo Pacini e con lo spegnimento, notturno, ma ancora da decidere, delle luci dei negozi per poi arrivare, extrema ratio, qualora l’Amministrazione Comunale, più bulgara che ambientalista, non desse segnali revisionisti, fino alla serrata totale degli esercizi.

Non solo. Internet spopola e allora, i commercianti del centro si sono già costituiti il loro blog, al quale è possibile accedere solo iscrivendosi: vietato vedere e parlare a tutti quelli che hanno a che fare con la politica. Non a caso, alla riunione decisamente carbonara di stasera, a Capecchi e Bartolomei, che avrebbero voluto dire e dare la loro, l’assemblea ha preferito non concedere la parola, volendo evitare qualsiasi demagogia e strumentalizzazione della protesta.
Non solo. Perché così come hanno fatto i genitori con le quote delle mense scolastiche, anche per questa discutibilissima rivoluzione stradale, alcuni professionisti hanno rilevato estremi incostituzionali, fino al punto che non sarà peregrino immaginare che i commercianti, presto, si rivolgano al Tar per l’annullamento di un provvedimento che non compare nelle delibere consiliari.
«I paragoni con Siena e Lucca, comparate alla realtà di Pistoia – racconta uno dei Masaniello dei commercianti che preferisce mantenere l’anonimato – non reggono assolutamente: primo per la storia, diversissima, di queste cugine granducali, ma soprattutto perché a Siena e a Lucca, prima di chiudere sotto chiave il centro, si è provveduto a creare, attorno al cuore delle città, l’isola dei parcheggi, senza dimenticare poi che la mole turistica di queste due città ha ben altro influsso sull’economia delle rispettive realtà».
A vedere i ghigni dei presenti e a misurare i decibel degli applausi scrosciati spontaneamente al grido di protesta, protesta, parrebbe che stavolta, il piede di guerra sarà seguito da una marcia di occupazione: si parla infatti di circa duecento disoccupati, che balzeranno fuori automaticamente qualora la rivoluzione urbanistica della città dovesse realizzarsi.
Giovedì sera, seconda riunione, sempre lì, nel saloncino di via degli Orafi, dove si decideranno le azioni congiunte.
Da domani, 6 novembre, partirà la campagna di sensibilizzazione per allertare e svegliare i commercianti non presenti alla riunione.
Ci aspetta un Natale meno pagano e meno luminoso del solito: ai soldi che latitano, probabilmente, si aggiungerà anche il buio delle luminarie che, per protesta e desolazione, i commercianti del centro terranno spente.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Lunedì 5 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Grazie dell'interesse dimostrato al problema.
    Abbiamo ripreso il vostro articolo e comunicato a tutti i nostri contatti.

    http://www.commerciopistoia.it/new.asp?6_QuarrataNews-ci-dedica-unarticolo-sulla-serata-di-ieri-sera

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  2. Su questo argomento io non riesco a comprendere la totale intempestività o meglio, mancanza di "tempi artistici" dell'Amministrazione Comunale. Secondo me è lecita è percorribile la strada dell'espansione dell'area pedonale a Pistoia, ma questa non può prescindere, come è stato da più parti fatto notare, da una soluzione del problema del parcheggio nelle zone immediadamente adiacenti o comunque servite da un servizio di bus navetta efficiente. Questa soluzione sarebbe sicuramente condivisibile dai più, esclusi i soliti oppositori di professione.
    Una soluzione sarebbe sicuramente l'attuale parcheggio dell'ospedale che ben presto verrà liberato dalla sua attuale funzione, non certo il parcheggio di San Bartolomeo, dove (problemi idrogeologici e di stabilità della chiesa a parte) non esiste una viabilità, a mio parere, adatta a sostenere il flusso meccanizzato del mega parcheggio.
    Tirando le somme, si potrebbe dire perchè tutta questa fretta ? Ormai l'attesa è stata lunga un altro anno ed il posto ci sarà, se fossi maligno potrei pensare che questa soluzione tempestiva potrebbe voler spingere verso una imprescindibilità dell'intervento di San Bartolomeo (ma so che al sindaco non piace, e quindi spero tenga il punto) oppure che per il parcheggio dell'ospedale si vogliono prediligere altri usi, ma speriamo proprio non sia così ! Ma io son tutto meno che maligno e quindi spero solo in una soluzione equa e con la giusta tempistica soprattutto !

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