lunedì 19 novembre 2012

PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA, LETTERA APERTA AL VESCOVO MANSUETO BIANCHI


PISTOIA. Un fedele si rivolge pubblicamente a sua eccellenza Mansueto Bianchi:

Eccellenza,
sono un fedele – sebbene scarso, ma penitente – di un’attiva parrocchia della Sua Diocesi e mi permetto di rivolgerLe un sentito appello, affinché l’evento – inevitabilmente politico – dello svolgimento delle prossime primarie del centrosinistra (per quelle in previsione a breve del centro–dx, il rischio non si correrà, non perché non le faranno, ma perché non ricorrono affatto i presupposti d’interesse dei soggetti) affinché non si manifestino delle iniziative pubblicistiche con improprie “prese di posizione” da parte dei vari preti sulle preferenze di candidati.

Ricordo – non senza disagio – iniziative quanto meno davvero insolite di parroci che hanno disinvoltamente (anzi, sempre con il plauso dei fedeli!) celebrato la Santa Messa presso l’onorabile casa del popolo di Montale (vedi), altri che hanno espresso il loro apprezzamento per taluni candidati alle primarie per l’elezione a Presidente della Provincia nel 2010 (tantopiù condivisa dallo scrivente per l’implicito indirizzo d’attuazione d’intenti certamente evangelici vedi). Ma l’esigenza di coerenza con le funzioni – Lei lo insegna, sempre – vale comunque anche in questa materia e non potrà escludere il principio morale secondo cui c’è un limite a tutto.
Ancora altre iniziative di taglio politico, per come vertenti su tematiche relative ai “beni comuni”, certamente onorevoli e condivisibili per il loro contenuto sociale e predisposto alla tutela degli ultimi (vedi), vengono poi inevitabilmente ricompresse nel calderone delle istanze di coalizioni partitiche che, peraltro, sono aliene o addirittura disconoscenti delle predicazioni e stile di vita proprie del Cristiano, ovvero per come ci si deve ispirare al Vangelo.
Le parole dell’autorevole teologo Mons. Giordano Frosini (le ha recentemente pronunciate in un seminario riservato ai catechisti tenuto alla parrocchia) sono determinate e non equivocabili sul punto, ovvero argomento “preti-politica”, dettate proprio dalla stessa attività di considerazione della Cei: “... la recente presa di posizione della Cei sull’azione politica del governo Monti (vedie le conseguenti polemiche scatenatesi hanno dimostrato – se mai ve n’era il bisogno – come i preti debbono astenersi dal parlare di “politica”, perché ciò è causa di anticlericalismo” (Mons. Frosini, 10 ottobre 2012).
Spero, perciò, che non mi si risponda che per la Chiesa vale il principio: “pochi ma buoni”!
La prego dunque di intervenire e provvedere Lei ad esortare – con un appello appositamente dedicato – i vari preti a non fare dichiarazioni di preferenza sui vari candidati che, per quanto rilasciati nel rispetto della libertà d’opinione sancito dalla Costituzione, ledono – inevitabilmente – l’indipendenza e la terzietà che è richiesta a chi è chiamato a compiere il ministero spirituale.
Mi perdoni per l’anonimato nel rivolgerLe questo appello: il cerchio magico presente nella mia parrocchia non perderebbe l’occasione – se mi dichiarassi apertamente – di tacciarmi d’essere reo di superbia, smania di protagonismo, presunzione, atteggiamento farisaico (o fascista a seconda dell’umore dei cari fratelli/sorelle), iconoclasta e perché no, anticlericalista sfegatato. Cosa che, Le assicuro, non è.
Con rispetto e stima, mi aspetterei – ma forse è chiedere troppo – un Suo riscontro pubblico.
Un fedele non omologato
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[Lunedì 19 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. le lettere anonime sono sempre inopportune, specie quando, come in questo caso, non è in pericolo la vita dello scrivente. Che diamine si ha paura ad esprimere il proprio pensiero sulla chiesa pistoiese? Grazie. Franco Matteoni

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    1. Gentile lettore,
      non vorrei ripeterlo all’infinito: una lettera siglata o con pseudonimo non è una lettera anonima.
      La garanzia che dietro c’è una persona fisica da Irpef la dà il mezzo comunicazione e la faccia del responsabile o del blogger.
      Io so chi è che ha scritto: e tanto deve bastare a sicurezza di tutti.
      D’altronde la legge permette anche questo e chi invoca la salvaguardia della propria identità ha diritto e ragione di ottenerla.

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