domenica 11 novembre 2012

QUARRATA, IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ E I CITTADINI CHE PAGANO


Il Comune condannato dal Tar per aver negato l’accesso ad atti amministrativi

QUARRATA. Come tutti sanno la ex-capitale del mobile, oggi in dismissione industriale anche grazie al provvido Sindacato dell’attuale Assessore al bilancio del Comune di San Marcello, bastone della vecchiaia della Sindaca Cormio, si connota, nel vasto panorama dell’informazione, come il “paese delle cicogne” – così lo definì la Repubblica – e, insieme, come il Comune della legalità.

Fintanto che è stata Sindaco Sabrina Sergio Gori, Quarrata è sempre stata all’avanguardia della propaganda della legalità: settimane di legalità che hanno finito – nonostante tutto – per passare di sopra la testa della struttura comunale come acqua fresca, destinata a scivolare via senza lasciare traccia: né più né meno che l’ideologia comunista nel settantennio che caratterizzò il secolo scorso nella grande madre Russia.
Questo (solo apparentemente retorico) preambolo serve a dare una notizia certa, ma non ancora divulgata nei minimi dettagli: il Comune è stato condannato dal Tar della Toscana per aver negato l’accesso ad atti a un cittadino, violando così tutte le norme e le regole della legge sulla trasparenza e sul diritto a guardar dentro alle cose per tutelare i propri interessi legittimi. Una violazione, quindi, della sbandierata legalità.
Ora il Comune dovrà pagare anche le spese legali e tutto il resto in fila.
Ma in nome della legalità, la Giunta Mazzanti cosa farà? Si pentirà e – come sarebbe giusto – pagherà di tasca propria (o del funzionario che ha negato impropriamente l’accesso) il danno arrecato al popolo di Quarrata oppure, secondo un principio solo apparentemente democratico ma assolutamente iniquo, farà come Shpalman (vedi) della nota canzone di Elio: shpalmerà la merda in faccia ai quarratini? E vi sembra giusto?
Ci verrebbe voglia di dire: quarratini, scrivete un bell’esposto ‘preventivo’ alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Anche perché nella vera legalità il principio vigente è quello che chi sbaglia paga di tasca propria e non col portafoglio di chi non c’entra.
e.b. blogger
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[Domenica 11 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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