Il documento non ufficiale, per addetti
ai lavori e interessati, sul sito dell’Upi
FIRENZE. Pubblichiamo in allegato
la bozza di decreto legge sul riordino delle Province approvato dal Consiglio
dei Ministri e la relazione illustrativa del testo, apparsi oggi sul sito dell’Unione
delle Province d’Italia.
Documenti correlati scaricabili:
[02/11/2012 13.13
Unione delle Province]
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[Venerdì 2 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Grazie per questo prezioso servizio.
RispondiEliminaSarà adesso necessario studiare bene il testo e rifletterci. Ciò anche con riferimento alle competenze della grande città metropolitana che si sta creando qui da noi (da notare che i casi di FI e MI sono due eccezioni rispetto al decreto legge 95/2012 secondo cui le Città Metropolitane dovevano estendere solo sul territorio di una sola Provincia soppressa).
Ua città metropolitana enorme (dal Chianti all'Abetone, dal Mugello alla Valdinievole) e con tutti i poteri già assegati alle vecchie Province più alcuni strategici (pianificazione territoriale, reti infrastrutturali, mobilità e viabilità, promozione e coordinameto sviluppo socio-economico).
Al di là di sciocchi municipalismi e delle poltrone che non ci saranno più per un ceto politico che magari se lo merita pure, la domanda è: per i cittadini e per le comunità sarà meglio o peggio?
Togliere ai Comuni le competenze urbanistiche o quelle sullo sviluppo socio-economico e vederle gestite tutte da Firenze su una dimensione così ... enorme, sarà meglio o sarà peggio?
Nel piccolo della Montagna Pistoiese, per fare un caso, e a questo punto di una montagna certo più vasta (compresa quella pratese e quella fiorentina. Dunque dai confini con Modena ai confini con la Romagna) sarà meglio o peggio?
E le primissime reazioni del PD pistoiese, tutte improntate a sostanziale entusiasmo (a differenza di quelle, ad esempio, del PD pratese), sono frettolose o sono pertinenti?
E, soprattutto, questa nostra maxi Città Metropolitana (ma forse anche quella milanese) reggerà la prova della conversione in legge del decreto? Oppure finiremo per tornare alla Provincia e a una Provincia di unirà Pistoia con Firenze?
Perchè non cominciare a dire che la corruzzione del bene pubblico è iniziata o meglio prosperata con la nascita delle regioni? Perchè non "ri"cominciare a dire che l'Italia dei Comuni preesisteva alle Province ed alle Regioni e che nessuno potrà ( ma forse sì) globalizzare anche le peculiarità dei nostri territori? Ha ragione Lago Scaffaiolo nel porre certe domande che attengono l'anima degli abitanti ai quali nessuna "politica dall'alto" potrà mai imporre unità di sentimenti.Rivoglio le province e non voglio le regioni.L'acqua del Pò, se la desidero, voglio andarmela a comperare al supermercato.
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