di Luigi
Scardigli
PISTOIA. Per le sue superbe interpretazioni teatrali,
cinematografiche e televisive che l’hanno portata ai vertici del mondo dello
spettacolo italiano. Inizia così la motivazione per
giustificare l’assegnazione, a Pamela Villoresi, del XXXIII Leoncino d’oro di
Pistoia, consegnatole stamani nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale. Una
carriera quarantennale iniziata, prestissimo, al Metastasio di Prato, città
dove è nata 55 anni fa, e continuata, per una vita, al fianco di Giorgio
Strehler.
Per il premio, occasione migliore, quella della tre giorni
al teatro Manzoni di Eva contro Eva,
non c’era, probabilmente; e il vertice della Brigata del Leoncino ne ha
approfittato, invitandola, stamani, nel palazzo di piazza del Duomo, dove a
fare gli onori di casa c’era l’assessore Elena Becheri, insieme all’ex
Presidente dell’Associazione teatrale Giuseppe Grattacaso, al regista Maurizio
Panici e Domenico Asmone, Presidente del Leoncino.
Lei, Pamela Villoresi, non si è scomposta un attimo,
presentandosi a questo appuntamento con lo stesso disinvolto piglio con il
quale sale sul palcoscenico, con la medesima distratta eleganza che la confonde
anonimamente tra la folla: e con un fascino che pare non contemplare le
primavere.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nella foto, di Luigi Scardigli, Giuseppe Grattacaso e Pamela
Villoresi.
[Domenica 4 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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