domenica 4 novembre 2012

QUEL RENZI CHE NON HA MAI LAVORATO E QUEGLI ALTRI TUTTI IN FILA


PISTOIA. Nel tardo pomeriggio arriva una mail, a me personalmente indirizzata, che dice:

Che bello sarebbe aver studiato per capire e dire, senza che le lauree ed i diplomi si debbano sfarfallare ai venti, come un diritto di libertà culturale.
Ma cosa è la cultura? Nei miei 58 anni di vita, ho conosciuto delle persone che, prima di stringerti la mano, ti chiedevano la professione ed il titolo di studio, poi ci parlavi un secondo e, dopo aver saputo tutti i voti cartacei che loro avevano preso, non capivano un tubo.

Ma pensa, caro Edoardo, se potessi dire le mie stupide idee; che non credo affatto che politicamente il Pdl si possa dividere con le primarie. Ma dove vanno senza i soldi di Berlusconi? È solo una guerra voluta dal Cavaliere per rimanere a galla non avendo più speranze future e per far credere al suo popolo borghese che lui si sacrifica e lascia le redini ai suoi leccaborse.
Ma i leccaborse, senza i soldi del Presidentissimo, che glieli concede a saldi come quelli che dava alle escort, dove ed in quali televisioni potrebbero dire quello che non pensano?
Il sindaco Renzi, politicamente di pensiero di sinistra come il Duce, ma avvalorando la legge sui pensionamenti, farebbe salire i suoi figli su un autobus guidato da un autista di 67 anni, con una patente professionale che gli viene ritirata a 60 perché, già a quell’età, il suo lavoro pubblico diventa pericoloso?
Grillo, che parla e manda a fare in culo tutti e poi non ti dice mai la soluzione per la politica italiana e per un nuovo assetto futuro, dice ai Grillini che vanno in tv di non andarci, quando lui, della tv, ne ha fatto un mestiere. E poi se accetta Di Pietro nel suo partito per nuove idee, facciamo come un assessore provinciale pistoiese Idv, che, fuori dalla Provincia, prendeva le firme dei cittadini per abolire l’istituzione che gli pagava lo stipendio.
Non mi metto a parlare di Bersani, Casini, La Lega Nord: da schiantare da ridere. Come fa ridere chi propone ora di tornare alla lira, dopo tutto il culo che ci hanno fatto: semmai non potevano e dovevano chiedercelo prima?
Caro Edoardo, quanta ipocrisia nelle persone che scrivono contro la droga nello sport e sono stati direttori di squadre sportive dove si doveva vincere, oppure dovevano portare soldi e sponsor per farsi rinnovare un contratto!
Io penso di saper fare la televisione e di strappare una risata alle persone, ma quando mi sono presentato da un agente artistico di Ramini e dopo varie peripezie, gli ho detto grazie per l’appuntamento, mi ha risposto: «E non è poco!».
Torna, caro agente, a riassaporare il profumo dei campi concimati e scendi dal piedistallo.
Vedi, caro Bianchini, che sono un libertario come te? E bello sarebbe ogni tanto ascoltare le idee di noi sottoproletari, come hai fatto tu e dandomi anche considerazione sulle bischerate che scrivo!
Prendiamoci un caffè: tanto tocca a pagarlo a me – oppure lo paghi tu, perché se aspettiamo che lo paghi il nostro amico Gigio, ci giochiamo le ferie estive 2013!
Un abbraccio,
Loppa
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P.S. – Volevo precisare che io non ho ancora capito a che servono le Province. Ma non avrei fatto arrabbiare nessuno con le strategie territoriali messe in atto dal governo: le avrei proprio abolite del tutto! Mi dispiace per mia cognata che ci lavora…

Caro Loppa,
ho aperto questo blog per parlare io e per far parlare gli altri. Anche quelli che vogliono urlare e a cui, a Pistoia, generalmente si cerca di tappare la bocca in un modo o in un altro – magari con qualche causa, perché smettano di dire non solo le loro opinioni, ma perfino la nuda e cruda verità, che qua non si deve sapere.
L’ho aperto pensando all’articolo 21 della Costituzione: che non dice che, per parlare, bisogna essere laureati, ma che tutti hanno il diritto di esprimere i propri pensieri in qualsiasi modo. Anche se questa è una cosa che a Pistoia non piace proprio.
Chi viene nel blog parla: non c’è censura. Almeno finché non ci metteranno tutti in galera perché è vietato parlare – cosa che stanno cercando di fare (tutti più o meno d’accordo: sinistra compresa) dietro il caso Sallusti. Qui, per ora, c’è zona franca.
Tocchi Renzi. Due settimane fa ero a Firenze e per andare in via della Colonna ho preso il taxi.
Ho sempre parlato con i tassisti. Vedono la città rasoterra come i calciatori e gli arbitri e non come gli spettatori dagli spalti: così la vedono meglio, più vicina. Ne sentono anche il puzzo.
E abbiamo iniziato, a battute, a parlare di Renzi e dei rottamatori. E, guarda caso, ha fatto un’osservazione di una lucidità estrema, come tutte le cose semplici: «All’inizio piace… Recita bene. Ma dopo come ci si può fidare di uno che da 17 anni in poi non ha mai lavorato un solo giorno ed è sempre campato alle nostre spalle? È questo il nuovo…?».
Così mi ha detto e sono rimasto stupito. A Pistoia ce ne sono altri – lo sai no? – che non hanno lavorato un solo giorno della loro vita e che vorrebbero insegnarci a vivere. Ci sono dentro e fuori della politica; nei partiti e nelle associazioni più o meno benefiche e più o meno di volontariato. Tutto il mondo è paese – Pistoia è strapaese, chiusa, reticente, massonica com’è.
Poi hai parlato anche di Grillo. E qui hai colto un’altra verità, che sembra sfuggire a tutti, quando scrivi che Grillo «parla e manda a fare in culo tutti e poi non ti dice mai la soluzione per la politica italiana e per un nuovo assetto futuro».
Lo avevo visto anch’io quando una giornalista televisiva gli aveva fatto delle domande dopo quella ‘buffonata’ della Sicilia a nuoto. Hanno tutti bisogno di far veder che ci sono: Renzi va in camper – ma scende dagli elicotteri –; Grillo nuota; Bersani torna al distributore di casa…
In realtà siamo noi che nuotiamo. E in un mare di cacca come nell’alluvione di Marasco. E se fosse di vacca, sarebbe uno Chanel n. 5. È che è d’uomo: e di uomini che sono andati in Parlamento per mettercelo in tasca, caro Loppa.
Tutti gli altri sono organici: nel senso politico e nel senso chimico perché si stanno decomponendo da tant’è che son qui a toglierci sangue, lavoro, speranze e lacrime.
Già. Non ci resta che piangere. Ma mentre lo facciamo, parliamo, almeno; diciamo ciò che pensiamo – e diciamolo proprio perché, forse, loro l’hanno a noia.
Altro non puoi fare: perché se per caso ti trovi a dormire in una locanda e ti affacci a pisciare alla finestra, rischi di essere ammazzato con un colpo di lancia…
Andiamo a prenderci un caffè, che è meglio!
e.b.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 4 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

4 commenti:

  1. Dai che ... siamo in tre. Magari pochi per fare un partito, ma abbastanza per far contento il barista (specie se col caffè ci prendiamo pure un cornetto caldo).

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  2. Le poche righe su Grillo sembrano delle farneticazioni di chi ha fretta di sparare su tutti, e pertanto non può fare a meno di sparare anche su lui, oggi così ingombrante. E meno male che sarebbe Grillo il qualunquista...

    "Grillo, che parla e manda a fare in culo tutti e poi non ti dice mai la soluzione per la politica italiana e per un nuovo assetto futuro"

    La soluzione è molto chiara: via i soldi dalla politica. Senza soldi la politica può tornare ad essere un impegno civile. E come fare? Il M5S lo dice chiaramente: stop ai finanziamenti pubblici, limite di due mandati.

    Inoltre nel programma del M5S ci sono punti politici molto chiari: niente quorum per i referendum, sì ai referendum propositivi, obbligo per il parlamento di discutere le leggi di iniziativa popolare.

    "dice ai Grillini che vanno in tv di non andarci, quando lui, della tv, ne ha fatto un mestiere"

    Dove sta il nesso tra le due cose? Mistero.

    I "grillini" non dovrebbero andare in TV per due buone ragioni: perché la TV non è libera, e qualunque cosa essi dicano (peraltro spesso male, perché per governare bene non necessariamente si deve essere dei bravi oratori, né tantomeno telegenici) viene immancabilmente travisata da conduttori di parte; perché gli eletti del M5S sono dei semplici rappresentanti, scelti per svolgere un compito ben preciso: non è necessario trasformarli in divi dello schermo.

    "facciamo come un assessore provinciale pistoiese Idv, che, fuori dalla Provincia, prendeva le firme dei cittadini per abolire l’istituzione che gli pagava lo stipendio"

    A proposito: il M5S è l'unico che non si candida alle provinciali, proprio perché le province le vuole abolire. Visto che coerenza?

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    Risposte
    1. Loppa invia la risposta al commento di Rossi, che noi inseriamo nei commenti di risposta diretta.

      ROSSI, IO SONO UN SOTTOPROLETARIO…

      Commento sulle parole di un commentatore dell’articolo pubblicato ieri.
      Come può non rispondere uno, che di cognome fa Bianchi, ad un Rossi?
      Ho letto il tuo commento caro Rossi ed hai ragione che mi sono divertito a sparare all’impazzata (come si dice a Pistoia).
      Ma i comici lo fanno spesso, anche quelli che non sono famosi.
      Il Movimento 5 Stelle, di tutta la politica Italiana, forse sarebbe l’unico che potrei votare?
      Alla prima tua considerazione sulle mie parole, secondo te non sarei contrario ai soldi pubblici alla politica? Ma ben venga questa legge! Visto però che andiamo incontro ad una politica Europea, con tutte le problematiche economiche, non ho ben capito il programma di Grillo: come può portare i suoi “vaffanculo”, che in molti casi condivido, davanti alla compagine Europea e quelle facce da zombi!
      Seconda risposta: perché una persona che fa politica nella Lista 5 Stelle, non può andare in tv? Prima cosa, spero che il candidato non abbia paura delle domande di un conduttore, anche se corrotto o di parte, lo spero perché dei vecchietti come me, che al computer preferiscono un dibattito televisivo, possano concordare con le idee del partito e comitato! Poi la democrazia dovrebbe lasciare la libertà di scelta alle persone, maggiorenni e consapevoli, senza la brontolata del Padre Padrone, ad ogni cosa che non condivide!
      Terza risposta, era una battuta! Che cavolo ci è andato a fare in Provincia, una persona che sapeva che il suo partito, Di Pietro lo ha sempre detto, aveva come ideale politico quello di abolire le province?! Poteva non accettare l’incarico come assessore, consigliere ecc. ecc.?
      E poi Rossi, anticipo che sono un sottoproletario: prendi le mie parole come se uscissero dalla mia bocca quando pianto le cipolle in un campo.
      Ti ringrazio considerazione.

      Loppa

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