di Alessandro Romiti
AGLIANA. È recente la notizia che, nella molto
democratica Emilia Romagna –
nonostante le eclatanti dichiarazioni fatte per bocca del suo assessore all’ambiente
circa un presunto “Stop” alla costruzione di nuovi inceneritori e una graduale
chiusura di quelli esistenti – si è deliberato tutt’altro: “utilizzo prioritario degli inceneritori e
termovalorizzatori per lo smaltimento finale dei rifiuti urbani prodotti nel
territorio regionale”.
La declaratoria propagandistica
dell’Assessore emiliano è stata – come prevedibile – rapidamente smentita dalla
sua Giunta. Questo è solo un esempio più evidente della diffusa reticenza e
contraddittorietà che sussiste all’interno delle coalizioni di centrosinistra
che governano i vari territori.
La notizia permette
di fare il paio con la recente presa di posizione della fazione locale di Sel
(Sinistra Ecologia Libertà) la quale, per bocca del membro Giuliano Ciampolini,
padre della signora Eleanna, si rivolge al Comune di Montale (bella la scena,
con il Sindaco di centrodestra in mezzo alla tempesta più forte) chiedendo un
gesto di responsabilità, ovvero rifiutare fermamente “...l’irresponsabile ipotesi di ulteriore potenziamento dell’inceneritore
del Cis”.
Ho già
denunciato la più irresistibile esercitazione di retorica mista alla piaciona demagogia che, il prode papà Giuliano,
ha espresso e ribadito nella sua lettera (semiriservata) al sindaco Bertinelli
(vedi).
L’attuale situazione
permette di stabilire in modo genuino come, sull’argomento “incenerimento dei
rifiuti”, insista una monumentale reticenza che certamente produce effetti
fuorvianti e mistificatori, per l’assenza di coerenza tra le predicazioni d’intento
e la politica “praticata” nei consessi deputati a decidere.
Chi segue i
lavori consiliari di Agliana avrà modo di ricordare come la stessa Sindaca abbia
ben “rivoltato la mantella”
sull’effettiva volontà d’approvare il raddoppio del detestato impianto.
Chi leggesse il
comunicato stampa di Sel del 30 u.s. (La Nazione) potrebbe sobbalzare e
chiedersi se non è forse stato redatto da qualche comitato anti-inceneritorista,
visti i proclami e le invocazioni di solenne “responsabilità” dei politici.
Ma la
paradossale posizione permettere di tornare con la mente ad altre occasioni del
piccante dibattito, allorquando la Giunta era guidata dall’amato (ma
altrettanto detestato) Assessore provinciale Magnanensi – che, con l’abolizione delle Province, è
già in tuta da ciclista per saltare in sella e rincorrere (riprendendoselo) il
seggio del dopo-Eleanna.
C’è allora da
chiedersi:
- dov’erano il solone di Sel, Giuliano e la figlia Sindaca Eleanna (già assessore all’ambiente) quando la giunta magnanensiana accendeva il più forte focolare all’impianto di incenerimento? All’epoca il moderatissimo consigliere Sauro Sardi ha fatto grandi filippiche di protesta contro l’impianto, ma non ha mai, dico mai, votato contro.
- E oggi, il loro compagno e più ecumenico assessore Fabrizio Magazzini che farà, voterà favorevolmente al raddoppio?
In quei tempi la
responsabilità era optional?
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sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 4
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Sì, è un optional. Essa è richiesta a tutti (gli altri), ma per i politici del Centro-sinistra è condizione facoltativa, perchè è intesa in un modo conveniente: nel garantire l'attuazione delle disposizioni calate dall'alto. W la partecipazione!
RispondiEliminaMDB