mercoledì 14 novembre 2012

UN FURIOSO ORLANDO RIVISTO SU TRE PIANI


di Luigi Scardigli

PISTOIA. La prima volta che l’ho visto, Stefano Accorsi, è successo sul grande schermo – la pubblicità del gelato Maxibon decido di non metterla nella bacheca, altrimenti è la fine del teatro –, nella pellicola diretta da Ligabue, Radiofreccia, dove interpreta Ivan Benassi, freccia appunto, il dj dell’emittente radiofonica di Correggio che chiude le frequenze.
Rimasi piacevolmente impressionato, ma il teatro, si sa, è un’altra cosa e allora, venerdì (ore 21), non è forse il caso di perdersi questo Furioso Orlando, terzo appuntamento stagionale del teatro Manzoni, una ballata, alla rovescia, è forse plausibile prevedere, delle rime ariostesche che Marco Baliani ha voluto portare ancora una volta in scena dopo l’esperimento, felicemente effettuato 40 anni fa, da Luca Ronconi.
Con il misterioso giovanotto di bell’aspetto, sul palcoscenico ci sarà Nina Savary, che risponde, almeno umoralmente, alle caratteristiche dell’altra metà maschile, una cantante cool di conturbante e anoressica bellezza, che giocherà sulla scia del dizionario, sintattico e melodico, dell’Orlando furioso. L’ispirazione, del resto, come tiene a precisare l’autore, prodotto per questo esperimento, dal Nuovo teatro e dal teatro Stabile dell’Umbria, è profondamente libera così come le scene affidate a Bruno Buonincontri e il disegno delle luci a Luca Barbati. E non sarebbe potuto essere diversamente, anche, perché sono passati oltre cinque secoli da quando Ludovico Ariosto, ambientando la favola nel bel mezzo dell’era bretone e carolingia, dette alle stampe il suo inesplicabile intreccio tra epica, amore e celebrazione; sullo sfondo della guerra, caldissima, tra cristiani e musulmani, Angelica, tra una miriade di corteggiatori, decide di convolare felicemente a nozze con Medoro, mandando su tutte le furie l’ardimentoso Orlando, che solo in vecchiaia riesce a rinsavire. Ed è su questi tre piani interscambiati e interscambiabili che si muove il linguaggio musicale dei due mattatori.
Come di consueto manzoniano – il riferimento è al trittico teatrale – la rappresentazione tornerà in scena sabato sera, sempre alle 21 e domenica, nella pomeridiana delle 16, con il gradito routinario intermezzo fissato alle 17 di sabato alla biblioteca San Giorgio, dove il direttore artistico, Saverio Barsanti, introdurrà la chiacchierata con il pubblico dei due protagonisti.

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[Mercoledì 14 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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