PISTOIA. In merito al batterio listeria trovato all’interno di un
formaggio che è stato servito come pasto in due nidi del Comune di Pistoia la Asl3,
dopo agli interventi previsti dalla normativa vigente svolti dal Dipartimento
di Prevenzione e la partecipazione dei responsabili della unità funzionale
igiene alimenti e nutrizione ad un incontro tenutosi con i genitori, fornisce
un ulteriore contributo informativo e, questa volta da parte del dottor Rino
Agostiniani, responsabile del dipartimento materno infantile e direttore delle
unità operative di Pediatra degli Ospedali di Pescia e Pistoia.
Agostiniani spiega che la listeriosi
umana è generalmente una malattia sporadica e che la trasmissione del batterio
avviene principalmente per via alimentare.
“Generalmente – aggiunge il medico – i
bambini e i giovani, quindi la maggioranza della popolazione è resistente al
batterio; sono suscettibili al contagio le cosiddette persone fragili,
soprattutto gli anziani, gli immunodepressi e i pazienti con un sistema
immunitario compromesso da gravi patologie o dall’uso di specifiche terapie.
Agostiniani sottolinea, inoltre, che
non è ancora del tutto chiaro se, e come, soggetti sani possano sviluppare la
malattia; sicuramente questo può accadere se gli alimenti
ingeriti erano pesantemente
contaminati. Solitamente nei bambini e nei giovani la malattia da una sintomatologia
di tipo influenzale (febbre e/o sintomi gastrointestinali, ecc..). Non vengono
consigliate strategie di prevenzione dopo la possibile ingestione di alimenti
contaminati Il trattamento, risolutivo nei confronti della malattia, si basa
sull’utilizzo di antibiotici (ampicillina).
[Scritto da Daniela Ponticelli, mercoledì
6 marzo 2013 ore 18:00]
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[Mercoledì 6 marzo 2013 | 19:48 - © Quarrata/news]
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