AGLIANA-PIANA. Da uno sguardo rapido all’impiantistica destinata all’incenerimento
dei rifiuti nel 2015, risulta evidente che – nel
Piano Interprovinciale Rifiuti (approvato all’unanimità dalle Giunte delle
Provincie di Pistoia, Prato e Firenze, il 15 novembre 2012) – non è stata presa in considerazione la maggior parte delle
70 Osservazioni presentate e quindi la scelta è stata quella di confermare la
quintuplicazione dell’incenerimento dei rifiuti nell’Ato Toscana Centro, con
gravissime conseguenze – per molti decenni – sulla
qualità dell’aria nella vallata da Firenze a Serravalle Pistoiese, dove vivono
1 milione e mezzo di persone e sulle tariffe (che aumenteranno notevolmente per
finanziare investimenti che sicuramente andranno oltre 300 milioni di euro per
quintuplicare l’incenerimento dei rifiuti).
Per far digerire una scelta così
irresponsabile e contraria ad una moderna politica sui rifiuti, hanno inserito
nel Pir un “Sistema di monitoraggio e l’osservatorio interprovinciale dei
rifiuti”, finalizzato “ad intercettare tempestivamente gli effetti negativi
e ad adottare le opportune misure di ri-orientamento”, che – a mio parere – non
potrà modificare, nel corso de prossimi anni, la scelta di quintuplicare l’incenerimento,
perché – di fatto – se la maggior parte
delle risorse finanziarie saranno assorbite dal potenziamento dell’impiantistica
inceneritorista, alla generalizzazione della raccolta differenziata porta a
porta e agli impianti logistici e industriali destinati al riciclo effettivo
delle materie seconde, rimarranno le “briciole” e comunque – una volta avviata la costruzione dell’inceneritore di Case
Passerini e il potenziamento di altri piccoli inceneritori – non sarà possibile interrompere i lavori di costruzione
buttando al vento decine e centinaia di milioni di euro.
Per queste ragioni, a mio parere, è
necessario unire tutte le persone che chiedono e vogliono una moderna politica
dei rifiuti, su una piattaforma semplice e chiara, per dire:
- no alla costruzione di nuovi
inceneritori
- no al potenziamento dei
piccoli inceneritori esistenti (che è un’assurdità anche dal punto di vista
economico, perché sono destinati a produrre in perdita strutturale)
- sì alla generalizzazione della
raccolta differenziata PaP e agli impianti logistici e industriali destinati all’incenerimento.
Su questa piattaforma rivendicativa, a
mio parere, è possibile promuovere manifestazioni di fronte alle sedi delle tre
Province prima del 17 dicembre 2012 (giorno in cui il Pir definitivo sarà
portato all’approvazione definitiva dei tre Consigli Provinciali, qualche giorno
prima dello scioglimento delle tre Province) e ottenere una larga
partecipazione popolare di tutte le persone che vogliono una politica diversa
sui rifiuti.
Giuliano Ciampolini
dell’Assemblea Pistoiese e Toscana di Sel
La delibera sul Pir è reperibile e
scaricabile qui.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 20 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Il buon Ciampolini, avrebbe dovuto ben sapere chi sono "i suoi polli" e intervenire - senza se e senza ma - per invocare una diversa politica dei rifiuti nel decennio in cui la figlia era assessore all'Ambiente ad Agliana. Il tentativo di "giustificare" un uso dell'impianto limitato e temporaneo (in attesa della RD) non poteva che essere una favola oggi drammaticamente smentita nei fatti: a questo hanno creduto (non voglio pensare di peggio) le varie associazioni ambientaliste (della mie p.....Legambiente agliana e altre di quel del Calice) che in questi anni hanno tenuto un atteggiamento "comprensivo e responsabile", all'insegna del più antietico positivismo. Celebre la dichiarazione dell'Eleanna "Differenziare non vuol dire Riciclare", pronunciata in un Consiglio comunale del 2008. Dov'era il tanto scrupoloso papà? Adesso, l'inganno mistificatorio s'è consolidato: l'Eleanna "Differenzia" a più non posso, e l'Ato, incenerisce comunque, anzi raddoppia l'inceneritore. Lacrime di coccodrillo: chi non ha testa abbia gamba!
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